“Perplesso sulla tempistica.” Le reazioni dei politici – .

“Perplesso sulla tempistica.” Le reazioni dei politici – .
“Perplesso sulla tempistica.” Le reazioni dei politici – .

“Come garante penso sempre alla presunzione di innocenza”, il ministro della Giustizia Carlo Nordioè perplesso per gli arresti domiciliari del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti insieme ad altri in a maxi indagine su corruzione e atti contrari ai doveri d’ufficio. A margine degli Stati Generali dei Ragionieri di Roma, dove si trova, avanza l’ipotesi di una giustizia a orologeria soprattutto per la tempistica delle indagini su presunti reati commessi anni fa. ”Non mi piacciono i luoghi comuni, preferisco tenere presente il principio della presunzione di innocenza e l’esistenza di un ricorso”.

”La mia perplessità – sottolinea Nordio – non è il momento in cui scatta una misura cautelare rispetto all’imminenza delle elezioni, anche perché in Italia si vota molto spesso; se ne ho dubbi tecnici, riguardano l’adozione di un provvedimento rispetto ai tempi in cui è stato commesso il reato e al momento in cui sono iniziate le indagini”.

”Non conosco i documenti – dice Nordio – ma mi risulta che si tratta di fatti che risalgono a qualche anno fa e che l’indagine non è stata avviata oggi ma qualche tempo fa. Come pubblico ministero raramente ho chiesto misure di custodia cautelare dopo anni di indagini, tenendo conto se il rischio di fuga, reiterazione e contaminazione delle prove possa sussistere ancora molti anni dopo il fatto accaduto”.

Il vicepremier si pronuncia su una garanzia senza se e senza ma Antonio Tajani: “Io sono garantista, per me una persona è colpevole solo quando viene condannata in terzo grado di giudizio. Sono colpevole sia per le persone del centrodestra che possono essere coinvolte sia per quelle del centrosinistra”. Da Gorizia il ministro degli Esteri precisa: “Sono convinto che Toti farà di tutto per dimostrare la sua innocenza e la sua estraneità alle accuse che lo riguardano. Voglio essere ottimista e fiducioso per lui”.

Il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, che è anche compagno di partito di Toti, punta sulla bontà del governo ligure e confida nell’operato della magistratura: “Il presidente della Regione Liguria ha governato bene. C’è un’indagine in corso e ne seguiremo gli sviluppi. In passato ho assistito ad arresti che poi non hanno portato a nulla, cosa che spero avvenga anche adesso. Confidiamo nella magistratura, ma ricordiamoci che esiste il principio della presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Ci sono stati governatori e ministri che si sono dimessi in passato, anche se poi risultati innocenti. Ognuno farà le proprie valutazioni. Ma rincorrere le decisioni della magistratura è sempre un errore”. Secondo Lupi nessun danno all’immagine del partito: “La nostra proposta politica va avanti con più forza”.

Il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida parla di “accuse pesanti” a 20 giorni dal voto: “Le accuse per Toti sono gravi. Ho letto che è così, ho visto che queste indagini lunghe, mi pare di capire tre anni, finiscono 20 giorni prima del voto con arresti importanti, abbiamo fiducia nella magistratura. Ci auguriamo che il presidente Toti possa dimostrare la sua ignoranza dei fatti, ma ovviamente possiamo solo guardare cosa succede e cercare di capire le ragioni che hanno portato a questa situazione”.

Schlein: “Se le accuse fossero confermate sarebbe giusto che Toti si dimettesse”

Toti dovrebbe dimettersi? “A mio parere, sì. Se confermate, le accuse dipingono un quadro di una gravità senza precedenti. Un sistema corrotto e un rapporto con la criminalità organizzata che arriva ai vertici del governo della Regione. Io faccio il garante ma quando le accuse sono così gravi c’è l’opportunità politica di fare un passo indietro, per rispetto delle istituzioni”. Lo ha detto il segretario del Pd Elly Schlein su È sempre Cartabianca, su Rete 4. «Sarebbe giusto dimettersi», ha aggiunto.

Pd e M5s chiedono informazioni al Governo sui fondi Pnrr

Il Pd e il Movimento 5 Stelle chiedono informazioni al Governo sulla Liguria. A parlare in Aula saranno i dem Valentina Ghio che avverte: “Il collasso istituzionale di queste ore ci rende molto preoccupati”. “Gli investimenti del Pnrr rispettano i tempi dovuti, a Genova ci sono una serie di lavori a breve termine con investimenti enormi”, prosegue, chiedendo a nome del partito che il governo riferisca e “informi il Parlamento su cosa intende fare a questo proposito “.

Il leader dei Cinque Stelle Giuseppe Conte chiede a Toti di trarre le conseguenze di quanto sta accadendo, alludendo alle sue dimissioni: “L’inchiesta è appena uscita. Sembra che ci siano fatti precisi, accuse gravi. È bene che Toti tragga le conseguenze per tutelare le istituzioni dal discredito che danneggia tutti”.

“Faccio appello ai cittadini affinché vadano a votare in massa così non ci sarà più bisogno di pagare e riusciremo a contenere questo illecito”, conclude Conte.

Il sindaco di Milano Beppe Sala dice di avere difficoltà a commentare, perché ha un rapporto personale con Toti: “Conosco bene Toti e l’ho visto anche recentemente in Liguria, ho anche un rapporto personale con lui quindi, al di là di questo, come si fa a commentare una cosa del genere?”.

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, rivendica come in ogni occasione il suo credo garantista: “Sapete già qual è la mia risposta su un caso come questo. In Liguria siamo all’opposizione di Toti, lì il nostro candidato era Paita. Siamo comunque garantiti. Non commentiamo indagini, arresti, avvisi di mandato. Commenteremo le sentenze a tempo debito, se ce ne saranno. Non credo che un provvedimento giudiziario debba automaticamente influenzare la vita democratica del Paese. Domande di opportunità? Riguardano i diretti interessati. Dobbiamo rispettare la Costituzione”, Renzi era presente anche agli Stati generali dei Ragionieri alla Nuvola di Fuksas a Roma.

Per Nicola Fratoiannidell’Alleanza dei Verdi e della Sinistra, la parola deve tornare agli elettori.

 
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