Cosa è successo a Giovanni Toti e perché il governatore della Liguria è stato arrestato per corruzione – .

Cosa è successo a Giovanni Toti e perché il governatore della Liguria è stato arrestato per corruzione – .
Cosa è successo a Giovanni Toti e perché il governatore della Liguria è stato arrestato per corruzione – .

Il presidente della Liguria Giovanni Toti, accusato di corruzione nell’esercizio del suo ufficio e per atti contrari ai suoi doveri d’ufficio, è finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta nella quale risultano 25 indagati e 10 destinatari di misure cautelari.

La notizia dell’arresto per corruzione del presidente della Liguria Giovanni Toti, agli arresti domiciliari, arriva nel pieno della campagna elettorale per le Europee, e pesa come un macigno sul centrodestra. Il terremoto, infatti, non colpisce solo la Regione: la maggioranza cerca di difendere il governatore, trincerandosi dietro la parola “garanziismo”, nonostante le immediate richieste di dimissioni avanzate dall’opposizione, che chiede anche lo svolgimento di nuove elezioni.

Tra i membri del governo è il Ministro della Giustizia Carlo Nordio a sollevare dubbi sui tempi dell’indagine: “Non conosco i documenti e come garante penso sempre alla presunzione di innocenza. Capisco che si tratta di fatti che risalgono a qualche anno fa e che le indagini non sono iniziate oggi ma qualche tempo fa. Faccio il Pubblico Ministero da 40 anni e raramente ho chiesto misure di tutela cautelare dopo anni di indagini, tenendo conto che il pericolo di fuga, di alterazione delle prove e la reiterazione del reato sono ragioni per cui si può essere arrestati e poi molti anni dopo i fatti accaduti e le indagini” è difficile che “possano ancora esistere”, ha detto il Guardasigilli.

“Detto questo, non conoscendo gli atti, ribadisco la mia fiducia nella magistratura e nella presunzione di innocenza. I miei dubbi non riguardano mai il momento in cui scatta la misura cautelare rispetto all’imminenza delle elezioni anche perché in Italia si vota molto spesso, se ho qualche dubbio tecnico su una misurazione rispetto al momento in cui è avvenuto il reato commesso e l’indagine è iniziata”, ha spiegato Nordio.

Arrestato Giovanni Toti, è agli arresti domiciliari il presidente della Liguria accusato di corruzione

«Siamo molto tranquilli», ha dichiarato ieri pomeriggio il governatore Giovanni Toti, rientrando nel suo appartamento di Genova, scortato da agenti in borghese della Guardia di finanza. Il governatore, apparendo stanco, gli tenne la mano l’ordinanza di oltre 600 pagine della Procura. Toti potrebbe scontare gli arresti domiciliari nella sua abitazione di Ameglia, nello Spezzino, dove vive.

Di cosa è accusato Giovanni Toti e perché è agli arresti domiciliari

Sotto accusa il governatore della Liguria Toti corruzione nell’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio. È finito agli arresti domiciliari in un’indagine nella quale mi trovo 25 sono indagati e 10, tra cui il presidente della Regione, sono destinatari di misure cautelari.

Il presidente Giovanni Toti avrebbe chiesto aiuto a diversi imprenditori mettendo a disposizione “la loro funzione, i loro poteri e il loro ruolo, a favore degli interessi privati” quattro appuntamenti elettoralisi legge nell’ordinanza di custodia cautelare.

“In occasione e in concomitanza con ciascuna delle 4 competizioni elettorali che si sono susseguite nell’arco temporale delle indagini (circa otto mesi) – scrive il gip Paola Faggioni – cioè gli uffici amministrativi di Savona (ottobre 2021)le uffici amministrativi di Genova (giugno 2022), politiche nazionali (25 settembre 2022)le sedi amministrative di Ventimiglia e Sarzana (maggio 2023)Toti, pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha messo a disposizione la sua funzione, i suoi poteri e il suo ruolo a favore di interessi privati ​​in cambio di finanziamenti, ribadendo il meccanismo con diversi imprenditori (gli Spinelli e Moncada)”.

L’arresto con l’accusa di corruzione del presidente della Regione Liguria Toti, per l’accusa di corruzione gip di Genova Paola Faggioniè motivato dal pericolo di reiterazione del delitto che emerge, si legge nell’ordine delle oltre 650 pagine, “dalla stessa sorprendente facilità con cui Toti esprime l’intenzione di ricorrere a richieste di denaro da parte di imprenditori, sfruttando la momentanea soddisfazione per il obiettivi imprenditoriali realizzati anche a seguito del proprio intervento”.

Particolarmente significativa ai fini cautelari, si sottolinea nel provvedimento, è anche “l’emergere, dalle indagini, di ulteriori eventi (tuttora oggetto di indagini investigative) che hanno visto il coinvolgimento di ulteriori imprenditori e nei quali, in risposta a richieste per interesse in pratiche amministrative di loro interesse, sono seguite erogazioni di finanziamenti a favore del Comitato Toti”.

Ma il pericolo «traspare anche dalla genesi stessa delle condotte criminose contestate» nell’attuale indagine, «iniziata verso la fine del 2020, in occasione delle consultazioni elettorali regionali del 20 e 21 settembre e proseguita in tutte quelle che seguito, mossi tutti evidentemente con lo stesso scopo di ottenere l’elezione o la rielezione, per il cui raggiungimento si ‘svendeva’ la propria funzione e attività in cambio di finanziamenti, abdicando così ai propri importanti doveri istituzionali”, sottolinea il gip Faggioni.

Quanto emerge dalle indagini della Procura di Genova

Tra le intercettazioni ritenute significative dagli inquirenti, ce n’è una del 15 febbraio 2023, in cui Toti chiederebbe soldi all’imprenditore in vista delle elezioni Aldo Spinelli (ora agli arresti domiciliari) in cambio della risoluzione di un caso per suo figlio. “Guarda, a tuo figlio abbiamo risolto il problema della pianta della casa a Celle… adesso facciamo pratica, si può costruire… l’abbiamo risolto stamattina, quando mi inviti sulla barca? Quello… quindi parliamo un po’ adesso che ci sono le elezioni, ci serve una mano”.

“In alcuni casi – scrive il gip – è stato lo stesso Toti a chiedere esplicitamente il finanziamento, promettendo al privato comportamenti o misure a lui favorevoli o addirittura ricordandogli ‘che aveva fatto la sua parte’ e quindi aspettandosi di conseguenza ‘una mano ‘ in vista delle elezioni”.

Secondo la Procura di Genova il presidente Toti ha ricevuto gli imprenditori Aldo e Roberto Spinelli 74.100 euro versati al suo comitato elettorale in cambio del suo impegno a “trovare una soluzione” per la trasformazione della spiaggia libera di Punta Dell’Olmo da “libera” a “privata”, per agevolare l’iter di una procedura edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta Dell’Olmo di interesse di Aldo e Roberto Spinelli e pendente presso le sedi regionali, di accelerare ed approvare l’iter di rinnovo per trent’anni della concessione del Terminal Rinfuse a Terminal Rinfuse Genova Srl, per assegnare gli spazi portuali ex Carbonile ITAR e Carbonile Levante a Spinelli, di assegnare a Spinelli un’area demaniale utilizzata dalla concessionaria Società Autostrade (Aspi), per agevolare l’imprenditore nella pratica di “demolizione” di Calata Concenter.

Cosa rischia adesso il governatore della Liguria?

Giovanni Toti è accusato di corruzione nell’esercizio del suo incarico e per atti contrari ai doveri d’ufficio. Al momento è solo indagato, ma se ci fosse un rinvio a giudizio e, dopo il processo, un’eventuale condanna, per il primo reato rischierebbe la morte. reclusione da 3 a 8 anniper il secondo il reclusione da 6 a 10 anni.

Chi sono Paolo Emilio Signorini e Aldo Spinelli e di cosa sono accusati

Nell’inchiesta che ha interessato Genova e la Liguria è coinvolto anche il capo di gabinetto di Toti Matteo Cozzaniaccusato di corruzione elettorale aggravata perché commessa al fine di agevolare il clan mafioso dei Cammarata di Riesi (i 400 riesi residenti in Liguria si sarebbero assicurati i voti) e di corruzione per l’esercizio della funzione, l’imprenditore Aldo Spinelli insieme al figlio Roberto (destinatario del provvedimento interdittivo dell’interdizione temporanea dall’esercizio di attività imprenditoriale e professionale) e l’amministratore delegato e direttore generale di Iren ed ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova Paolo Emilio Signorini, l’unico sospettato finito in prigione. Per lui l’accusa è di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, e riguarda il periodo in cui ricopriva l’incarico di presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale.

Signorini avrebbe ricevuto denaro e favori dall’imprenditore Aldo Spinelli per facilitare una serie di affari, come il rinnovo della concessione del Terminal Rinfuse. Ne avrebbe beneficiato l’attuale amministratore delegato di Iren soggiorni e cene in hotel di lussoservizi extra in camera, come massaggi e trattamenti estetici, partecipazione ad eventi esclusivi ed altro ancora fiches per giocare al casinò. Per lui anche la promessa di un lavoro a Roma «con una segretaria in un bell’ufficio» da 300mila euro l’anno, oltre alla possibilità di utilizzare le carte di credito dell’imprenditore Aldo Spinelli durante un viaggio programmato a Las Vegas. Privilegi per un valore complessivo di quasi 100mila euro ottenuti in cambio di favori fatti quando era a capo dell’Autorità portuale.

I favori arriverebbero anche da Mauro Vianelloimprenditore accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini (anche a lui è stata applicata solo la misura interdittiva dell’interdizione temporanea dall’esercizio di attività imprenditoriale e professionale).

Vianello con la Santa Barbara srl ​​opera nel settore imprenditoriale dei trasporti, delle comunicazioni e dei servizi di prevenzione, sorveglianza e antincendio nel porto di Genova: avrebbe messo a disposizione di Signorini un’auto per rientrare da Montecarlo, pagato fatture per migliaia di euro euro, regalati un Apple Watch e un soggiorno in una delle loro case. In cambio di tutto ciò Signorini avrebbe disposto un aumento della tariffa oraria per la fornitura del servizio integrativo della Santa Barbara Srl. Inoltre, Vianello sarebbe stato designato da Signorini come consulente in Iren, «con il compito di curare i rapporti con il territorio e lo sviluppo dei progetti in Liguria, come corrispettivo dei benefici ricevuti».

Anche Aldo Spinelli è finito agli arresti domiciliari nell’ambito delle indagini della Procura di Genova. Conosciuto nel mondo del calcio – è stato presidente dei club di Genoa e Livorno – l’imprenditore è accusato di aver corrotto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

Chi è Alessandro Piana, il sostituto di Toti in Regione

L’inchiesta che ha travolto la Regione Liguria ha portato alla sostituzione di Toti con Alessandro Piana, leghista, vicepresidente della Regione e assessore ligure all’Agricoltura, il cui nome era stato menzionato qualche mese fa – non come indagato – in un’altra inchiesta genovese legata a presunte feste con vip e accompagnatori. Nato a Imperia, 52 anni, Alessandro Piana sostituisce pro tempore il presidente Toti in tutte le sue funzioni, pur assicurando vicinanza al governatore, nella certezza “di aver sempre agito nell’esclusivo interesse della Liguria. Ci auguriamo che venga fatta chiarezza al più presto e che il presidente possa così dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati”.

Per ora non è esclusa alcuna ipotesi, nemmeno Led elezioni anticipate, anche se la maggioranza continua a blindarsi dietro il garantismo. “Il fatto è accaduto poche ore fa, ma non si può escludere nulla. Le elezioni in Liguria sono previste per ottobre 2025 ma a questo punto non è da escludere la possibilità di elezioni anticipate in Regione. E bisogna guardare anche alle scelte che farà Toti, forse per difendersi in modo più sereno preferisce dimettersi e tutto cade e si va al voto”, Matteo Rosso, deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia in Liguria, ha detto ieri Affaritaliani.it. Ma secondo l’avvocato di Toti, Stefano Savi, al momento “non si parla di dimissioni, ma di sospensione dall’incarico”. L’avvocato ha sottolineato che “il processo deve ancora essere fatto. Vediamo i documenti, li leggiamo e cerchiamo di capire come costruire al meglio gli elementi di difesa. Il presidente è calmo e calmo. Vuole affrontare il procedimento spiegando tutto nei dettagli” .

 
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