esperti intervistati dai giovani – .

Mancano poche ore alla messa in scena dello spettacolo Intervento «L’adolescenza. Perché crescere può essere difficile” che si terrà stasera, mercoledì 8 maggio, alle ore 21, al Teatro Ponchielli di Cremona. Un’iniziativa rivolta ai più giovani, ma anche a genitori, insegnanti, educatori, operatori sanitari e socio-sanitari e a tutte le persone interessate.

L’evento nasce dall’incontro e confronto tra Teatro Ponchielli, Rotary Cremona Monteverdi, ASST Cremona e con il contributo di Provincia di Cremona, Growens e Rotary Distretto 2050; ha il patrocinio del Comune di Cremona e dell’Ordine dei Medici di Cremona. Si svolge in collaborazione con il Consiglio degli Studenti di Cremona.

QUATTRO ESPERTI PER QUATTRO PROBLEMATICHE DEL NOSTRO TEMPO

Sara Segantin (Scrittore e comunicatore scientifico, collaboratore della trasmissione televisiva Geo&Geo). ecoansia, perché «siamo in un momento storico estremamente complesso dove la paura del futuro e l’ansia del presente pervadono ogni attimo della nostra vita. Ai giovani viene detto che non bastano, per questo parlare con loro è fondamentale”.

Alessandra Lupi (Psicologo e psicoterapeuta, esperto del disagio adolescenziale, collaboratore del Centro di consulenza gratuita della Cooperativa Minotauro di Milano) parlerà di corpo ferito e «del dolore profondo e silenzioso che i nostri giovani provano ma di cui non riescono a parlare».

Debora La Pusata (Psicologo clinico e pedagogista ALA Milano Onlus, esperto in tematiche relative all’identità di genere). identita `di genere per “dare parole e senso a un tema che troppo spesso diventa terreno di incomprensioni, confusione e anche discriminazione, ma che in realtà riguarda tutti”.

Michele Marangi (Media educator e docente dell’Università Cattolica di Milano) ne parlerà nuove dipendenze digitali per «inquadrare meglio nuovi modi di relazionarsi con le tecnologie, coglierne rischi e problemi, ma anche comprendere possibili interpretazioni e pratiche d’uso aggiornate con le trasformazioni dei tempi in cui viviamo».

Lì si intreccerà la trama della serata Compagnia dei Piccoli che – tra un intervento e l’altro – porterà in scena alcuni frammenti emblematici della mostra «Altrove» con il regia di Mattia Cabrini. A intervistare gli ospiti saranno i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato all’evento Progetto Tieni a mente e alcuni membri del consiglio studentesco. Egli guida Andrea Marchesi di Radio Deejay.

I GIOVANI INTERVISTANO GLI ESPERTI

Gli esperti saranno intervistati da: Maria Capomolla, Salvatore Lentini Scarcina e Simona Shegaj del progetto Keep in Mind; Carlo Ferrari, Filippo Giazzi e Angelica Zanacchi del Consiglio studentesco).

LA SALUTE MENTALE DEI GIOVANI UNA PRIORITÀ

«Con l’idea dei Talk – spiega Enrico Basola, Presidente Rotary Cremona Monteverdi – abbiamo accolto l’invito del nostro Presidente internazionale Gordon McInally a individuare nel tema della salute e del benessere mentale ed emotivo dei giovani una nuova priorità per i nostri progetti di servizio. Durante uno dei suoi discorsi, il Presidente ha affermato che “l’atto stesso di chiedere aiuto è considerato una debolezza. Ma niente potrebbe essere più lontano dalla verità. È coraggioso essere vulnerabili e ammettere di non avere tutte le risposte”. Abbiamo trovato queste parole di grande ispirazione e abbiamo lavorato nella nostra Cremona per promuovere un’iniziativa che, con il necessario supporto delle professionalità richieste, potesse rendere i nostri giovani non solo beneficiari del progetto ma anche protagonisti. È stata una grande gioia trovare nel Teatro Ponchielli e nell’ASST di Cremona due formidabili interlocutori con cui realizzare tutto questo”.

IL TEATRO LUOGO DI PENSIERO E SOCIALITÀ

«Attraverso i Talks che organizziamo ormai da tre anni – afferma Andrea Cigni (Sovrintendente del Teatro Ponchielli di Cremona) – possiamo dare forma ad uno dei ruoli fondamentali del teatro: parlare di attualità. Non potevamo, allora, non affrontare i problemi e le aspettative degli adolescenti. Tutto questo è stato possibile grazie al Rotary Monteverdi Cremona, al contributo dell’ASST di Cremona e dei ragazzi e ragazze del Comune e al sostegno della Provincia di Cremona. La partecipazione di quattro esperti permetterà di affrontare quattro temi importanti che hanno a che fare con l’ansia, l’identità e il futuro. I giovani, con i loro bisogni, saranno quindi i veri protagonisti: cosa si aspettano dalla società per il loro benessere e il loro percorso di vita? Cosa possiamo fare noi adulti? Il teatro è luogo di pensiero, scambio, socialità, strumento di crescita, dialogo e ascolto. Vorremmo che fosse sempre più centrale nella vita delle persone, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni e ai loro bisogni. Ringrazio lo staff teatrale che ha reso possibile l’evento, in particolare Laura Seroni e Barbara Sozzi, e tutti i tecnici che lavoreranno dietro le quinte”.

ASCOLTARE CON COSCIENZA, NON MINIMIZZARE MAI IL DISAGIO

«Il consiglio studentesco ha accettato l’invito a partecipare all’organizzazione di questo evento perché abbiamo creduto fin da subito nel tavolo di lavoro del Teatro Ponchielli dedicato a “Giovani e sociale” – spiega il portavoce CarloFerrari. Dopo la mia esperienza a contatto con i ragazzi e le ragazze nell’ambito delle attività della Consulta, ho sentito il dovere di dare un contributo. I temi affrontati nel Talk sono tutti molto importanti, mi emoziona sapere che il pubblico, composto da giovanissimi e adulti, abbia risposto con grande interesse. Ringrazio la Presidente del Consiglio Alice Masserdotti per il suo sostegno. Il messaggio della Consulta è in realtà un invito: ascoltare i giovani con rispetto e consapevolezza, senza minimizzare e sottovalutare le diverse espressioni del disagio. A questo proposito ci tengo a sottolineare che ci mettiamo a disposizione dei ragazzi e delle ragazze che desiderano approfondire i temi trattati attraverso i rappresentanti del Consiglio che trovano nella loro scuola”.

CONTRO LO STIGMA LA POSSIBILITÀ DI ESPRIMERSI

«Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa la metà dei disturbi di salute mentale iniziano prima dei 14 anni e, se non trattati, persistono con gravi implicazioni anche in età adulta. A livello globale – precisa Ezio Belleri (Direttore generale ASST di Cremona) – tra i 10 e i 19 anni, un adolescente su sette soffre di depressione, ansia e disturbi comportamentali. Dati che fanno riflettere e che mettono in discussione i servizi, invitandoli a trovare nuove modalità organizzative e forme di comunicazione per dare risposte alle persone in difficoltà. Il Talk dedicato agli adolescenti è un esempio di come un percorso di cura possa trasformarsi in una concreta possibilità di comprensione, dialogo e socialità – prosegue Belleri – Sapendo che giovanissimi utenti hanno colto l’occasione per diventare testimonial alla pari e creare una rubrica social istituzionale , collaborare con professionisti della sanità e della comunicazione, è bello, oltre che interessante e importante. Penso che conoscerli alle prese con colloqui con esperti sia un risultato terapeutico che rafforza la loro autostima e il benessere generale. Soprattutto è un modo pratico per dare piena espressione alle proprie competenze e capacità contro ogni stigma. Un messaggio forte e chiaro per tutti”, conclude Belleri.

«ARTISTI IN CASA» mettono in scena la vita quotidiana

«Abbiamo deciso di partecipare a questo Talk perché è letteralmente un evento: non capita spesso che il mondo dell’arte e dello spettacolo incontri quello della sanità e dei servizi per creare cultura», afferma Mattia Cabrini (Direttore). «Salire come “artisti di casa” sul palco del teatro più importante della città – che accoglie quotidianamente ospiti da tutta Italia e dal mondo – e portare le voci raccolte dagli operatori dei servizi e dai giovani del territorio è una grande opportunità. Ci sentiamo di poter portare sul palco un po’ della vita del pubblico, in modo che possa essere riconosciuta da tutti”.

Per Cabrini «gli adolescenti hanno sempre rappresentato, e in particolare in questo tempo, il faro di tante dinamiche sociali. Saper leggere questi segnali ci aiuta a non mandare in tilt la macchina della nostra società. Metafora a parte: possiamo imparare molto da loro! Gli adolescenti non sono un corpo estraneo nel tessuto sociale: il loro disagio, la loro tristezza, la speranza, l’aggressività, l’energia, l’apatia sono riflessi del mondo adulto che, se compreso e preso sul serio, può permetterci di cambiare”.

LA COMPAGNIA DEI BAMBINI

Gli attori e le attrici della Compagnia dei piccolo di Cremona interpreteranno i ruoli degli adolescenti: Maddalena Parma, Francesca Poli, Andrea Sangiovanni, Luca Taino ed Ester Tolomini, con il supporto tecnico di Carolina Griffini e Gabriele Pensieri.

SENZA RELAZIONE NON C’È CURA

«L’idea originaria del Talk è strettamente connessa al progetto Keep in Mind, realizzato dalla Neuropsichiatria Infantile Territoriale e dall’Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne dell’ASST di Cremona. Nel 2023 ha coinvolto 614 adolescenti attraverso un sondaggio per capire come si informavano sulla salute mentale” spiega il manager Stefania Mattoli. «I risultati della ricerca hanno fornito gli elementi per costruire una rubrica Instagram insieme a un gruppo di ragazzi, ragazze e operatori sanitari e socio-sanitari, curata da Laura Rizzi e con il contributo di Roberta Dall’Olmo. La sperimentazione ha previsto l’inserimento di professionisti della comunicazione nell’equipe multidisciplinare e il coinvolgimento dei giovani utenti. Questo insolito modo di lavorare, fuori dalla clinica e con l’obiettivo comune di informare, è servito ad aprirsi e a conoscersi: i medici hanno potuto vedere gli adolescenti attraverso la loro creatività e intraprendenza, cogliendone con maggiore libertà potenzialità e capacità. . I ragazzi e le ragazze, invece, hanno capito che psicologi ed educatori sono persone comuni, capaci di provare emozioni. In particolare, hanno sentito il loro imbarazzo durante le interviste davanti alla telecamera, in cui erano gli adolescenti a condurre lo spettacolo. Si è generata una forte empatia che ha rafforzato la fiducia e il dialogo costruttivo: le barriere di ruolo sono cadute a favore dei contenuti. Questo metodo verrà replicato sul palco del Ponchielli dove saranno i giovani ad avere l’ultima parola”.

UNA LINGUA COMUNE SENZA GIUDIZIO

“Keep in Mind nasce dal desiderio di non far sentire inascoltato nessun adolescente, come accaduto in passato”, aggiunge Lara Bez Anibi (Terapista della riabilitazione psichiatrica, Neuropsichiatria Territoriale ASST di Cremona). «Diffondere conoscenza, sollevare domande, stimolare la curiosità sono gli obiettivi alla base del progetto. Creare un linguaggio tra mondi e generazioni diverse, utile ad una comprensione autentica e non giudicante, è l’intento comune che ci ha accompagnato in questi mesi.

Il disagio adolescenziale esiste da sempre: «Oggi è molto più evidente – conclude Anibi – anche grazie al cambiamento iniziato con i millennials. La psicologia è stata sdoganata, non è più vista come qualcosa di elitario ma accessibile a tutti. Essere arrivati ​​al Teatro Ponchielli è per noi un regalo inaspettato. Spero che possa essere il primo seme con cui indebolire lo stigma che, ancora oggi, è presente nella mente delle persone come pregiudizio e giudizio”.

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