Inchiesta in Liguria, il caso Toti e il precedente del governatore Teardo negli anni ’80 – .

Inchiesta in Liguria, il caso Toti e il precedente del governatore Teardo negli anni ’80 – .
Inchiesta in Liguria, il caso Toti e il precedente del governatore Teardo negli anni ’80 – .

Roma, 8 maggio 2024 – La storia si ripete, con sfumature diverse. Il caso del presidente regionale Giovanni Toti, da ieri è nell’occhio del ciclone dopo le misure cautelari disposte nei suoi confronti dalla magistratura, ha forti somiglianze con quanto vissuto negli anni 80 da uno dei suoi predecessori, Alberto Teardo. 14 giugno 1983 l’allora deputato della P2 ed esponente del PSInel pieno della campagna elettorale che, con ogni probabilità, lo avrebbe portato in Parlamento dopo l’esperienza di consigliere e presidente della Regione, è stato arrestato nella sua abitazione di Albisola Superiore, vicino a Savona. Insieme a lui altri esponenti del partito, oltre allo stesso sindaco di Albisola, Marcello Borghi. Le accuse erano corruzione e associazione per delinquere semplicein quanto non è stata riconosciuta la matrice mafiosa.

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Tori scende dallo yacht di Aldo Spinelli

Così come oggi, in seguito all’ordinanza degli arresti domiciliari per Toti, diversi dubbi si sono sollevati nell’opinione pubblica in merito decisione di intervenire subito dalla Guardia di Finanza, un mese prima delle prossime elezioni europee, già allora questi dubbi furono sollevati dalla stampa. Tino Neirotti, regista in quegli anni Resto del Carlino, in apertura del giornale del 15 giugno 1983, si chiedeva legittimamente «se i mandati di arresto potessero essere firmati un mese fa o rinviati a dopo il 26 giugno (data delle elezioni, ndr)». I dubbi sollevati però sono stati subito fugati. Chi “conosce bene i due magistrati – prosegue Neirotti – è pronto a giurare che la decisione è nata esclusivamente da esigenze procedurali”. Il caso di Alberto Teardo era ovvio segnale di pericolo di ciò che sarebbe successo in seguito Tangentopoli, e ha scoperto un consolidato sistema di corruzione che ha coinvolto soprattutto i socialisti, detentori della maggioranza nella Regione, ma anche altri partiti come la DC. L’ex presidente è riuscito a costruire una fitta rete di contatti e giri di tangenti che comprendeva il settore dell’edilizia e associazioni mafiose come la ‘ndrangheta, con la quale lui stesso aveva rapporti. Teardo venne poi condannato dalla Corte d’Appello di Genova a 12 anni e 9 mesi per i reati di associazione per delinquere, concussione, estorsione continuata, peculato ed estorsione. Tuttavia, prima del suo arresto era già al centro dell’attenzione, in seguito alla cosiddetta “questione morale” dovuta alla sua appartenenza alla loggia massonica segreta della P2. guidato da Licio Gelli. Tornando ai giorni nostri, su Giovanni Toti la maggioranza si è dichiarata garante e attenderà il processo giudiziario. Il futuro ci dirà se la condanna sarà un altro elemento in comune tra le storie dei due politici oppure un importante elemento differenziale.

 
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