“1974: la Lazio dello scudetto”, lo speciale per i 50 anni del trionfo biancoceleste su Raiplay: ecco i dettagli

Il 12 maggio 1974 la SS Lazio batte 1-0 il Foggia nella penultima giornata del Campionato di Serie A e conquista per la prima volta il titolo di Campione d’Italia. A 50 anni dallo storico evento, Rai Teche pubblica su RaiPlay, a partire da oggi giovedì 9 maggio, una raccolta di preziosi materiali d’archivio che raccontano l’impresa dei biancocelesti: “1974: La Lazio con lo scudetto”

Un viaggio onirico in una storia ammantata di leggenda grazie al carisma e all’aura luminosa che da sempre avvolge i protagonisti di una vittoria inaspettata: una squadra guascone, spericolata in campo e nella vita, uomini coraggiosi, circondati da un destino avverso come tutti eroi, e un allenatore, Tommaso Maestrelli, che ancora oggi viene chiamato “maestro” da tutti i tifosi che lo ricordano con immenso affetto nell’inno della squadra. Un uomo straordinario, un tecnico all’avanguardia ma soprattutto un punto di riferimento sempre presente per i suoi ragazzi, un padre affettuoso che ha capito e abbracciato e che sapeva che a volte il talento è capriccioso e indisciplinato.

Una raccolta unica di immagini indelebili e straordinarie che appartengono alla memoria universale: le azioni memorabili, i gol dell’attaccante Chinaglia, la vigilia del traguardo e la festa finale; le interviste della Domenica Sportiva, le pagine sportive dei telegiornali di quei giorni condotte dall’indimenticabile Maurizio Barendson sono solo alcuni gioielli di questa raccolta che comprende anche rubriche di grande giornalismo realizzate da eccellenti personalità del mondo dello sport come Alfredo Pigna e Gianni Minà.

Tra le tante proposte anche “Miti di oggi: la Lazio del ’74”: Maestrelli e Chinaglia raccontano il percorso dalla Serie B alla Serie A fino al trionfo finale. Lo speciale, costruito con straordinari materiali provenienti dagli archivi Rai e condotto da Marco Mazzocchi, è arricchito da una telefonata di Vincenzo D’Amico che condivide ricordi e aneddoti sugli allenamenti della squadra.

Immancabili anche i momenti più intimi, quelli dietro le quinte che svelano davvero l’animo dei protagonisti: gli allenamenti a Tor Di Quinto, le partite a carte tra il presidente Umberto Lenzini e l’allenatore Tommaso Maestrelli e la trasferta in pullman per la squadra e l’allenatore all’indomani del ritorno in Serie A, quasi una profezia dell’inizio di quel viaggio a tappe destinato all’immortalità.

Infine, un omaggio a Tommaso Maestrelli: Gianni Minà intervista l’allenatore nel 1975 al suo ritorno in campo dopo mesi di malattia. Lacrime, amore, speranza e applausi circondano l’uomo che ha costruito un sogno dal nulla. L’allenatore trova un momento di gioia in mezzo a quel mare di affetto ed esprime così le sue sensazioni: “I risultati, le vittorie, lo scudetto sono cose bellissime, ma dal punto di vista umano credo che queste siano le le cose più belle che si possono ricevere dopo aver svolto un lavoro pieno di sacrificio, di spirito di abnegazione, di tutto quel lavoro che è necessario per guidare una squadra di calcio”.

 
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