Al centro del programma formativo sono anche gli interventi in caso di incendi boschivi
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L’elicottero dei vigili del fuoco preleva l’acqua dal fiume Adige e vola verso i serbatoi mobili di stoccaggio temporaneo, mentre le pompe mobili vengono utilizzate per spegnere l’incendio. Quando si tratta di un incendio boschivo, simulato da terra e dal cielo, il networking è fondamentale per portare a termine un intervento nel più breve tempo possibile.
Dopo nove mesi di formazione, presto sarà completato l’undicesimo corso di formazione per vigili del fuoco. Al termine del percorso formativo, 13 aspiranti pompiere e una aspirante pompiere, una volta superati gli esami, entreranno a far parte del Corpo Permanente dei Vigili del Fuoco di Bolzano.
Il presidente della Provincia e assessore alla Protezione civile, Arno Kompatscher, e l’assessore alle Foreste Luis Walcher hanno potuto conoscere dal vivo le diverse fasi coinvolte nelle operazioni di soccorso durante l’esercitazione svoltasi oggi sulla collina del Monte Imperiale (Kaiserberg) , nel castello di Firmian. Era presente anche il direttore della Protezione civile Klaus Unterweger. Per la prima volta sono stati utilizzati i droni che, attraverso la comunicazione radio, ricevevano istruzioni dal personale a terra.
«I vigili del fuoco aspirano a una professione che rappresenta anche una vocazione, poiché sarà loro compito lavorare per il benessere e la protezione della popolazione durante le operazioni di soccorso», ha voluto sottolineare il presidente Kompatscher: «Avete già completato una formazione istruttiva, faticosa ed impegnativo – ha proseguito – vi aspetta ancora una parte di questo intenso programma”, ha aggiunto Kompatscher rivolgendosi ai futuri vigili del fuoco professionisti.
«Oggi si concretizza la collaborazione tra il Corpo forestale provinciale e i vigili del fuoco del Corpo Permanente di Bolzano in vista della futura stagione degli incendi boschivi», ha rimarcato l’assessore provinciale Luis Walcher.
«L’anno scorso in Alto Adige sono stati registrati 33 incendi boschivi e roghi, che hanno interessato una superficie totale di 28,4 ettari di bosco», ha precisato Rainer Ploner, direttore dell’Ispettorato forestale di Bolzano 1.
La media per ciascun incendio è stata di quasi un ettaro (0,87 ettari). Questi dati sono riconducibili al tempestivo intervento di tutte le forze di soccorso, delle squadre antincendio e del personale forestale.
Formazione teorica e pratica
«Durante il corso di formazione, da settembre 13 aspiranti pompiere e una aspirante pompiere hanno seguito una formazione teorica e pratica, che completeranno il 7 giugno», sottolinea l’istruttore del corso, l’ispettore dei vigili del fuoco Felix Reggiani.
Oltre alla lotta agli incendi, anche aeroportuali e all’assistenza tecnica, il calendario prevede anche interventi in caso di incidenti stradali, industriali e con materiali pericolosi, oltre all’assistenza medica e al primo soccorso. Tutti i partecipanti al corso vengono formati come bagnini in 100 ore di lezione, oltre ad un corso per il salvataggio in acque correnti.
Il programma comprende anche il salvataggio in quota e la protezione anticaduta. Anche la parte teorica del programma è completa e copre argomenti come la chimica, la fisica e l’edilizia, nonché le basi giuridiche dei vigili del fuoco e della polizia criminale.
Durante la formazione vengono presentati anche i diversi mezzi dei vigili del fuoco professionisti, gli schemi e le procedure di intervento, poiché ogni vigile del fuoco deve svolgere alcune funzioni fisse durante ogni uscita.
Le lezioni si svolgono anche presso la scuola statale dei vigili del fuoco di Roma e presso i vigili del fuoco professionali di Monaco.
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