La F1 torna a Imola dopo l’alluvione, attesi 200mila – F1 – .

La F1 torna a Imola dopo l’alluvione, attesi 200mila – F1 – .
La F1 torna a Imola dopo l’alluvione, attesi 200mila – F1 – .

Dopo il silenzio del diluvio, il circuito di Imola torna a ruggire. La Formula 1 arriva all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari dal 17 al 19 maggio. È la quarta volta da quando, nel 2020, grazie al Covid, si è concluso un digiuno iniziato nel 2006. E per il GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna si tratta di una ripartenza dopo lo stop imposto dal disastro che ha messo in ginocchio la regione nel maggio 2023. La prima uscita sulla pista del Circus, che inaugura la stagione agonistica europea in Romagna, venerdì, con due turni di prove libere (dalle 13.30 alle 14.30 e dalle 17 alle 18).
Sabato si svolgeranno il terzo turno di prove libere (dalle 12.30 alle 13.30) e le qualifiche (dalle 16.00 alle 17.00). Domenica inizia il GP vero e proprio. Oltre alla Formula 1, nel fine settimana saranno in pista la Formula 2, la Formula 3 e la Porsche Supercup.
Si prevede un grandissimo pubblico, con oltre 200mila spettatori attesi in pista. “Siamo moderatamente ottimisti che sarà un buon fine settimana, per domenica restano circa 9mila biglietti, compresi posti importanti, abbiamo posti sul prato, tanti posti per venerdì e sabato”, prevede Gian Carlo Minardi, presidente dell’Autodromo, a margine della conferenza stampa di presentazione tenutasi oggi a Bologna in Regione Emilia-Romagna, alla quale hanno partecipato il governatore Stefano Bonaccini, il sindaco di Imola Marco Panieri e il presidente dell’Agenzia Ice Matteo Zoppas. In collegamento da remoto il presidente di Aci Angelo Sticchi Damiani e il presidente e amministratore delegato di Cantine Ferrari Matteo Lunelli.
Per Imola quella in arrivo tra dieci giorni non sarà una gara come tutte le altre. Sul tavolo non c’è solo la questione della ripartenza post-alluvione. Questo Gran Premio si svolge nel trentesimo anniversario della morte di Roland Ratzenberger e Ayrton Senna, avvenuta a Imola in uno dei fine settimana più tragici della storia dell’automobilismo sportivo. C’è poi il tema sportivo: dopo la vittoria di Lando Norris (McLaren) a Miami, per la prima volta il dominio di Max Verstappen e della sua Red Bull sembra un po’ meno indissolubile, anche se il campione olandese in carica resta l’uomo da battere .
E poi c’è un terzo aspetto, quello delle trattative con la FIA: il contratto di Imola scade nel 2025 e il rinnovo non è automatico. “La situazione è ovviamente complessa, ci sarebbe la speranza, su cui vorremmo lavorare, di recuperare nel 2026 il 2023. Sarebbe un altro piccolo passo avanti e poi tutto dipende molto da cosa accadrà in Europa nei prossimi due anni. tre anni”, spiega Sticchi Damiani. “È chiaro che quando parliamo di togliere Gran Premi all’Europa pensiamo a chi ne ha due, questo mi sembra chiaro – ammette – Dobbiamo resistere”.
Bonaccini, però, non ha dubbi: “Quando abbiamo riportato Imola ci hanno detto che era impossibile. Dopo 110 anni di storia abbiamo portato al via le prime tappe del Tour de France e ci hanno detto di non provarci nemmeno perché era impossibile. La Coppa Davis è arrivata e ci hanno detto che era impossibile perché gliela toglievano. State tranquilli che il Gran Premio di Imola resterà qui”, promette. E Panieri assicura l’impegno di Imola: “La prospettiva futura è quella di continuare a investire perché vogliamo continuare a essere in calendario con questa e altre iniziative, quindi l’Autodromo di Imola è pronto e sta facendo la sua parte”.

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