Obesità, è urgente riconoscerla come patologia cronica. Intervista a Iris Zani, presidente Associazione Amici Obesi – .

Obesità, è urgente riconoscerla come patologia cronica. Intervista a Iris Zani, presidente Associazione Amici Obesi – .
Obesità, è urgente riconoscerla come patologia cronica. Intervista a Iris Zani, presidente Associazione Amici Obesi – .

L’obesità è stata definita dagli esperti “un’epidemia” perché colpisce 1 miliardo di persone nel mondo. Non è una condizione desiderata ma una vera e propria malattia che necessita di cure mediche.

Abbiamo fatto il punto Iris Zanipresidente dell’Associazione Amici Obesi che ha risposto alle nostre domande:

Nel corso del tempo, si sono consolidate false verità attorno alla percezione dell’obesità, tra cui quella che è una scelta di vita e può essere invertita semplicemente agendo con la forza di volontà, creando discriminazione e stigma sociale. Puoi descriverci chi è veramente la persona con obesità? Quali sono gli stereotipi che costituiscono asbagliato narrazione di chi convive con questa patologia?

La persona obesa percepisce e vive la sua condizione in modo molto diverso, spesso la persona obesa non è consapevole di avere una malattia, poiché l’obesità non viene riconosciuta come tale, il paziente è il primo a non sapere di essere malato. In secondo luogo, la persona obesa è convinta che ci sia qualcosa che non va il proprio atteggiamento e il proprio stile di vita. Il senso di colpa è presente e tanto pervasivo ed è associato ala sensazione di essere diversi dagli altri e così via un senso di fallimento perché il paziente non è in grado di farlo Mettere in azione un corretto stile di vita e conseguente perdita di peso.

Questi sentimenti sono rafforzati da fattori esterni, come lo stigma sociale, stabilendo un circolo vizioso che induceE la persona con l’obesità A adottare comportamenti ancora più sbagliati.

Gli stereotipi sono tanti e molto visibili: i gestisembra e parole che offendonofanno male e denigrano la persona obesa, una narrazione distorta che deriva da anni di percezione errata del problema. Lo stereotipo più diffuso è quello del paziente obeso sdraiato su un divano, che mangia costantemente. Ma il paziente con obesità non è questo, ha la sua vita attivo come tutte le altre persone, che però ne risente negativamente per eccesso in peso e le sue conseguenze sulo stato di salute generale. In questo senso è impegno dell’Associazione, e speriamo che sia un impegno oltre che una responsabilità dal IListituzioni e media, promuovere un cambio di direzione e creare una narrazione diversa dell’obesità, a partire dail suo riconoscimento come patologia crOnica.

Le persone che soffrono di obesità sono infatti discriminate dal punto di vista sociale. Quali sono le ricadute psicologiche sul paziente e sulla sua famiglia?

Il paziente con l’obesità molto spesso sperimenta uno stato di profonda inadeguatezza, pensa di sbagliareTo tutto, di non riuscirci mai per dimostrare esattamente quanto vale. Ciò si verifica soprattutto sul posto di lavoro o a scuola, dove spesso persone con obesità sono emarginatiE solo a causa dell’apparenza esteriore e questo è umiliante e poco gratificante. Il paziente ha sempre il dubbio di non essere mai abbastanza e di non fare mai abbastanza. Dobbiamo cambiare il concetto di diversità a partire dalle scuole primarie. Nessuno dovrebbe essere offeso e discriminato per una caratteristica fisica diversa. Tutto ciò porta ad una mancanza di autostima e povero Nessuna fiduciail loro possibilità e in futuro che ha ripercussioni sulle relazioni e sulla vita affettiva.

In Italia l’obesità non è riconosciuta come malattia cronica e i pazienti non beneficiano di forme di esenzione dalla spesa sanitaria previste invece per le altre malattie croniche. A che punto è il processo per riconoscere l’obesità come malattia cronica?

Al momento questo è il principale ostacolo e priorità per i pazienti E per l’associazione Amici obesi. L’iter della legge per ora E fermato per questioni burocratiche complicato; Tuttavia, non dovrebbe esserne rimasto moltoapprovazione del riconoscimento dell’obesità come patologia cronico, cosa che probabilmente è accadutaRSaremo insieme ad altre due patologie, endometriosi eD epilessia. Questa sarà una pietra miliare molto importante, no sappiamo Ancora dal punto di vista del rimborso da parte del Sistema Sanitario Nazionale, quali saranno le prestazioni a cui avrà diritto il paziente con obesità dopo il riconoscimento della patologia, sSicuramente, però, il riconoscimento ne deriverà dal i cambiamenti ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e il suoIL percorsi di diagnosi e trattamento definito.

Quali sono i passi fondamentali per attuare adeguati programmi di prevenzione e programmi sanitari per la gestione dell’obesità e delle patologie ad esso correlate?

Purtroppo, senza riconoscere l’obesità come malattia cronica IL programmi di prevenzione e cura attualmente sono rimessi alla buona volontà delle singole strutture sanitarie regionali. Tutto dipende da iniziativa sanitaria locale unica. E auspicabile che, una volta approvata la legge, la prima in Europa sull’obesità, le direttive lo hanno permessopianificare un programma omogeneoA e pariA del interventi preventivi e terapeutici.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Trapano avvitatore wireless a 35€ su Amazon: prezzo IRRESISTIBILE – .
NEXT Il consumo di gas nelle centrali elettriche egiziane sale a 3 miliardi di piedi cubi al giorno – .