sono davvero più economici del gas per riscaldare la casa? – .

sono davvero più economici del gas per riscaldare la casa? – .
sono davvero più economici del gas per riscaldare la casa? – .

Le pompe di calore stanno diventando un’alternativa sostenibile e conveniente alle caldaie a gas in Italia, grazie agli incentivi messi a disposizione per il 2024

In Europa, circa 130 milioni di famiglie utilizzano il gas per riscaldare le proprie case, un fattore che incide in modo significativo sul consumo totale di gas del continente, raggiungendo quasi il 40%. Questo utilizzo contribuisce in modo significativo alle emissioni di gas serra, con un impatto superiore al 20% del totale europeo. La dipendenza dal gas non solo minaccia gli obiettivi climatici globali, ma mantiene l’Europa legata ad alti costi energetici e ad una forte dipendenza dalle importazioni.

Le pompe di calore ad aria sono una soluzione attivamente promossa dai governi europei per ridurre le emissioni di carbonio. Tuttavia, la loro adozione non è priva di controversie, come dimostrato nel Regno Unito, dove ne sono stati sostituiti milioni caldaie a gas con queste nuove tecnologie ha acceso dibattiti culturali. Le pompe di calore ad aria, anche se inizialmente più costose, beneficiano di incentivi che ne riducono notevolmente il costo. Ad esempio, nel Regno Unito, gli incentivi possono coprire fino a £7.500, mentre in altri paesi come Polonia eItaliale sovvenzioni possono essere ancora più generose.

Secondo Dottor Jan Rosenowdirettore del programma presso il Regulatory Assistance Project, le pompe di calore, sebbene più costose da gestire rispetto al gas, offrono aefficienza significativamente più elevata. Questi dispositivi possono convertire un’unità di elettricità in un massimo di cinque unità di calore. Il loro coefficiente di prestazione stagionale (SCoP) superiore a 3 dimostra che possono competere con le caldaie a gas con efficienza dell’85%. Inoltre, tariffe energetiche specifiche, come quelle offerte dai fornitori nel Regno Unito, possono ridurre ulteriormente i costi operativi, rendendo le pompe di calore una scelta economicamente vantaggiosa.

Incentivi per le pompe di calore in Italia

In Italia le pompe di calore sono considerate una soluzione chiave per il riscaldamento sostenibile degli edifici, grazie anche al sostegno del governo attraverso diverse misure fiscali. Nel 2024, ilEcobonus consentirà una detrazione fiscale dal 50% al 65% per la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con impianti più efficienti. IL Bonus casacon un tetto di spesa di 96.000 euro, e il Superbonus, che offrirà una detrazione fiscale del 70% nel 2024, rappresentano ulteriori incentivi significativi. IL Conto Termico 2.0 offre incentivi fino al 65% per l’installazione di impianti ecocompatibili, tra privati, pubbliche amministrazioni e imprese.

Il passaggio alle pompe di calore non solo aiuta a ridurre le emissioni di gas serra, ma può anche portare a una diminuzione delle spese energetiche a lungo termine. Tuttavia, è essenziale valutare i costi iniziali e gli aggiustamenti necessari per massimizzare l’efficienza del sistema, come ad esempioisolamento dell’edificio.

Pompe di calore o caldaia a gas?

Inizialmente, l’acquisto e l’installazione di una pompa di calore potrebbe richiedere un investimento maggiore rispetto alle caldaie a gas. Ad esempio, i costi di installazione di un sistema a pompa di calore variano notevolmente a seconda della tipologia di impianto scelto: per una pompa di calore aria-aria il costo può variare dai 250 agli 800 euro al kW, mentre per un sistema geotermico il costo può variare salire fino a 1.800 euro al kW. Ecco alcuni esempi concreti che illustrano le differenze di costo ed efficienza tra pompe di calore e caldaie a gas:

  • Costi di installazione e acquisto: Una pompa di calore aria-aria può costare tra i 250 e gli 800 euro per kW installato. Se consideriamo un’abitazione media che necessita di circa 5 kW per essere riscaldata in modo efficace, l’investimento iniziale può variare dai 1.250 ai 4.000 euro. In confronto, installare una caldaia a gas tradizionale potrebbe costare meno, intorno ai 1.000 – 2.500 euro per un impianto adatto ad una casa di medie dimensioni.
  • Efficienza energetica: Le pompe di calore sono in grado di produrre circa 4-5 unità di calore per ogni unità di energia elettrica utilizzata, grazie ad un coefficiente di prestazione (COP) pari a 3-5. Ciò significa che possono essere efficienti fino al 300-500%. Una caldaia a gas tradizionale ha generalmente un rendimento intorno all’85-90%, il che significa che per ogni unità di energia consumata, meno energia viene convertita in calore utile.
  • Risparmio sui costi operativi: Considerando l’efficienza delle pompe di calore, il costo del riscaldamento di un’abitazione può essere notevolmente ridotto rispetto alle caldaie a gas. Se una famiglia spende circa 1.200 euro all’anno per il gas, con una pompa di calore la cifra potrebbe ridursi a circa 400-500 euro, supponendo che l’elettricità abbia costi comparabili e che si utilizzino tariffe energetiche vantaggiose.​
  • Incentivi e sconti: In Italia, ad esempio, grazie all’Ecobonus e al Superbonus, i proprietari di casa possono ottenere una detrazione fiscale che va dal 50% al 110% sui costi di installazione di una pompa di calore, a seconda della specifica normativa applicabile e delle caratteristiche dell’immobile. Per fare un esempio concreto consideriamo il costo di una pompa di calore e di una caldaia a gas. Ipotizziamo che una pompa di calore costi 10.000 euro e una caldaia a gas 5.000 euro. Con un incentivo pari al 65% del costo, il costo iniziale della pompa di calore scenderebbe a 3.500 euro. Aggiungendo il risparmio sui costi energetici derivante dalla maggiore efficienza della pompa di calore, a lungo termine potrebbe rivelarsi più economica.

Non vuoi perderti le nostre novità?

Fonte: Parlamento europeo

potrebbe anche interessarti:

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Credo fin dal primo giorno in questo girone, la Primavera 1 sarà molto più dura” – .
NEXT Ravenna, si aggrava il bilancio delle vittime dell’incidente di via Sant’Alberto. È morto l’ex dirigente Romeo Giacomoni