Perché i prezzi delle assicurazioni RC auto continueranno a salire – Autoappassionati.it – .

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IL Il sistema RC delle auto in Italia funziona malissimo: prova di ciò è che un automobilista numero uno, virtuoso, che non ha mai avuto incidenti, subisce forti aumenti dei costi di rinnovo. Sarebbe questo il bonus previsto dal meccanismo? Il problema è che qualsiasi lieve aumento dei costi degli incidenti ricade sul consumatore, mentre le aziende fanno affari d’oro. In particolare, secondo l’Ania (Associazione delle Assicurazioni), l’ il costo medio dei sinistri avvenuti e liquidati nel 2023 è stato pari a 2.105 euro, in aumento del +4,2% rispetto al 2022 quando era pari a 2.021 euro. Questo aumento può essere spiegato principalmente dalla forte crescita dell’inflazione generale.

Ci sono altri due fattori che fanno aumentare i prezzi RCA. Uno: un maggior costo della manodopera e dei pezzi di ricambio. Nel 2022 l’indice Istat dei ricambi auto aveva registrato un aumento medio del 4,9%, e nel 2023 si è registrato un ulteriore aumento del 5,9%. Nei due anni precedenti (2020 e 2021) la crescita inflazionistica di questo fattore è stata pari, in media, rispettivamente allo 0,7% e all’1%, spiega Ania. Due: è stato effettuato un conguaglio nelle erogazioni per il risarcimento di lievi danni biologici (fino a nove punti di invalidità permanente). Per recuperare gli incrementi inflazionistici degli ultimi quattro anni, gli importi sono stati adeguati del 7% nel 2002 e di un ulteriore 7,9% nel 2023. Rispetto ai livelli pre-pandemia, quindi, il costo medio dei sinistri accaduti e liquidati è aumentato di più superiore al 14%. Cioè il doppio di quanto registrato complessivamente nei cinque anni precedenti la pandemia.

La situazione è difficile: per i contratti firmati nel febbraio 2024, il Il prezzo medio di un’auto RC è di 395 euro, in crescita del 6,5% su base annua. Infatti, per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’aumento del prezzo è del 9,3%: come a dire che se causi un incidente subisci un colpo economico.

Alla radice del male, il mancanza di concorrenza tra le imprese. Che canalizzano i clienti danneggiati verso le carrozzerie convenzionate, imponendo la tariffa della manodopera. Viene ignorato il sacrosanto diritto degli assicurati a rivolgersi alle carrozzerie indipendenti, come sottolinea Davide Galli, leader di Federcarrozzieri, che conta 3mila iscritti e in costante crescita dal 2012. L’automobilista può scegliere se rivolgersi alla sua carrozzeria di fiducia, che opera in rispetto dell’arte, a vantaggio del comfort, dell’estetica e della sicurezza stradale. Qualsiasi cavillo RCA con penali (franchigie in euro e percentuali di scoperto) a carico del cliente è vessatorio, in base alla Legge Concorrenza 24/2017. Che, come suggerisce il nome, favorisce la concorrenza, il libero mercato.

In ballo c’è un disegno di legge per eliminare ogni forma di clausola vessatoria, così da ridurre anche i prezzi RCA: una maggiore concorrenza favorisce l’abbassamento delle tariffe. Se ne parla in Parlamento, dove c’è la solita pressione delle lobby assicurative.

Autore: Sig. Limone

 
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