La Meloni si prende tempo per ulteriori accertamenti – .

La Meloni si prende tempo per ulteriori accertamenti – .
La Meloni si prende tempo per ulteriori accertamenti – .

Il caos generato dal nuovo contatore dei redditi ha portato il premier Giorgia Meloni a sospendere il decreto ministeriale, annunciando sui social la necessità di ulteriori accertamenti. Nel colloquio a Palazzo Chigi con il viceministro Maurizio Leo, il presidente del Consiglio ha ribadito che l’obiettivo del governo è combattere i grandi evasori fiscali, coloro che, pur dichiarando poco o niente, ostentano ricchezza con suv e yacht, senza penalizzare i cittadini onesti.

La giornata è stata caratterizzata da intensi dibattiti in Parlamento sulle possibili soluzioni per risolvere il problema della comunicazione. Tra le opzioni discusse c’erano la sospensione, l’abrogazione o la modifica del decreto. Il viceministro Leo ha incontrato la Meloni a Palazzo Chigi, dopo una breve apparizione a Montecitorio. Successivamente, la decisione di sospendere il decreto ha scatenato le critiche dell’opposizione, con il Pd che ha chiesto le dimissioni di Leo e del ministro Giancarlo Giorgetti.
All’interno del governo, anche gli alleati hanno espresso la loro insoddisfazione. Antonio Tajani di Forza Italia ha accolto con favore la sospensione del decreto, mentre la Lega ha chiesto un impegno esplicito per fare chiarezza sul futuro del misuratore del reddito, sostenendo la necessità di superare questo strumento piuttosto che semplicemente sospenderlo. Un ordine del giorno in tal senso è stato firmato dai deputati di Italia Viva e approvato in commissione Finanze. Matteo Salvini ha apprezzato la decisione del governo di fermare quello che ha definito il “grande fratello fiscale”.
La sospensione del decreto richiederà l’emanazione di un nuovo provvedimento da parte di Maurizio Leo. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha precisato che il misuratore dei redditi è uno strumento residuale, utilizzato per ricostruire il reddito dei contribuenti quando non ci sono altri elementi disponibili, come nel caso dei grandi evasori fiscali.

Meloni ha riconosciuto che il decreto ha suscitato polemiche, anche se necessarie per limitare la discrezionalità dell’amministrazione finanziaria nel contestare le incongruenze tra tenore di vita e reddito dichiarato. La questione verrà probabilmente riesaminata dopo le elezioni europee.

In sintesi, la sospensione del decreto sul redditometro è stata accolta come una mossa per evitare conflitti con i cittadini onesti, concentrandosi sui veri grandi evasori fiscali, ma richiederà un’ulteriore riflessione e un nuovo approccio legislativo.

 
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