23 maggio 2024 Novità varie
E’ successo a Santa Caterina, alla presenza delle autorità
MONREALE, 23 maggio – Il drammatico contesto storico e la mafia corleonese degli anni ’70 e ’80, la processione del Santissimo Crocifisso di Monreale, le testimonianze di chi conosceva il capitano e di chi era in strada in quella tragica situazione.
L’attesa dei fuochi d’artificio, degli spari e della città che all’improvviso si svuota. Il silenzio, il vuoto emotivo, lo shock di una comunità ferita nel profondo, nella sua dignità civile e morale; l’immediato atto riparatore, coraggioso e pieno di umanità, di un giovane diciottenne di Montreal che, noncurante del pericolo, accorre in aiuto della moglie Silvana e della piccola Barbara.
Ieri a Santa Caterina è stato proiettato un documento importante, una testimonianza carica di vissuto emotivo e di storia comunitaria, come sottolineano il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, e il comandante della Compagnia Carabinieri di Monreale, capitano Niko Giaquinto che, a nome di tutti i suoi predecessori (tra cui Basile e D’Aleo) lo ringraziarono per l’iniziativa e per la sua diffusione nelle scuole.
“Un documentario che è il risultato di una riflessione approfondita e di un paziente montaggio tecnico – afferma la presidente della Pro Loco Monreale, Amelia Crisantino, visibilmente commossa al termine della proiezione come molti dei presenti – venticinque minuti intensi e ricchi di storia vissuta. Adesso il lavoro di divulgazione nelle scuole, con gli studenti più grandi a partire dalla Giornata della Legalità”.
“Ho sempre pensato di scrivere alla signora Silvana e alla figlia Barbara che a Monreale non sono più tornate – racconta Tonino Cassarà, l’allora giovane diciottenne che aiutava la famiglia Basile – Forse non ho trovato le parole giuste, ma sarebbe è giusto far sentire alla famiglia Basile il sincero affetto ed il profondo sentimento di gratitudine di tutta la nostra comunità.”
Le modalità, il momento particolare e significativo (la processione del Crocifisso) fanno sì che l’uccisione del capitano Emanuele Basile abbia un peso specifico particolare nella storia di Monreale; ma, nel Giorno della Legalità, è d’obbligo ricordare che il prossimo 13 giugno è la data dell’uccisione, sempre per mano della mafia, del capitano Mario D’Aleo, che continuò l’opera del suo predecessore.