Le immagini dei bovini dispersi sulla strada dopo l’incidente sull’autostrada A4 – .

Questa mattina un autoarticolato carico di bestiame si è ribaltato su un fianco lungo l’autostrada A4, tra gli svincoli di Montecchio Maggiore e di Vicenza Ovest. Nell’incidente sono rimaste coinvolte anche due persone una trentina di animalidi cui alcuni sono morti, altri sono rimasti bloccati sul camion e altri ancora vagano liberi sulla carreggiata.

L’incidente è avvenuto intorno alle 6,30. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco per salvare i feriti a bordo del mezzo. Al loro arrivo gli operatori hanno accertato anche lo stato del bestiame. Sono ancora in corso le operazioni di recupero del veicolo e degli animali.

Cosa è successo purtroppo non è un caso isolato. Il trasporto di animali vivi lungo le strade italiane coinvolge ogni anno migliaia di soggetti che affrontano lunghi spostamenti dall’allevamento al macello. Nei soli Paesi dell’Unione Europea, nel 2021, gli animali utilizzati nell’industria alimentare erano 142 milioni di suini, 76 milioni di bovini, 60 milioni di pecore e 11 milioni di capre, senza contare polli, pesci e altri animali.

Gran parte di questi, attraverso il commercio interno e il mercato di import/export con altri Paesi, percorrono le strade in attraversamenti non esenti da rischi sia per gli animali stessi che per le persone.

Il trasporto di animali vivi d’allevamento è stato al centro di un lungo dibattito a livello europeo che ha portato all’apertura di una serie di inchieste giunte sul tavolo del Parlamento Ue, come quella di Anit, Commissione d’inchiesta sulla protezione degli animali durante il trasporto. Dal rapporto Anit emerge come le disposizioni comunitarie in questo settore vengano sistematicamente ignorate e non tengano conto delle diverse esigenze di trasporto degli animali. La dimostrazione pratica sono proprio gli incidenti e i controlli seguiti da sanzioni che puntualmente si verificano nel nostro Paese.

In questa stagione si intensifica il trasporto di animali vivi, esattamente come accade durante le festività religiose, e anche se aumentano proporzionalmente anche i controlli, questo non sempre è sufficiente a garantire la sicurezza degli automobilisti e il benessere degli animali. Un fenomeno che aveva spiegato a Kodami Gianluca Romiticomandante della Centrale operativa autostradale della Polizia di Stato del Friuli Venezia Giulia: «Ad alcuni l’esistenza di leggi e controlli per garantire il benessere degli animali destinati alla macellazione può sembrare quasi controintuitivo, eppure il Regolamento 1 del 2005 prevede proprio delle prescrizioni volte ad evitare inutili sofferenze agli animali”.

«Durante i controlli abbiamo trovato veicoli sporchi, non disinfestati, e soprattutto animali sottoposti a fortissimi stress – ha rivelato il comandante – In un caso particolare, la mancanza di divisori tra gli equidi trasportati aveva aumentato tanto l’aggressività degli animali tanto che un cavallo aveva cavato a morsi un occhio al suo vicino. Sarebbe bastato un semplice divisorio per evitare un attacco simile”.

 
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