I propulsori ionici della sonda Psyche della NASA sono accesi – .

I propulsori ionici della sonda Psyche della NASA sono accesi – .
I propulsori ionici della sonda Psyche della NASA sono accesi – .

La sonda Psyche della NASA, partita il 13 ottobre 2023 a bordo di un Falcon Heavy e diretta verso l’asteroide omonimo nella Cintura Principale, ha recentemente completato un viaggio di sei mesi e ha superato l’orbita di Marte. Ora i suoi propulsori ionici sono stati accesiper permettergli di continuare la sua crociera nello spazio.

Per tutto il prossimo anno, i propulsori della missione lo spingeranno verso la Cintura Principale. I propulsori elettrici funzionano espellendo gli ioni xenoed emettendo un brillante bagliore blu.

Psiche è ormai a più di 300 milioni di km di distanza e si muove a una velocità di 37 km/s rispetto alla Terra (o circa 135mila km/h). Nel corso degli anni, senza alcuna resistenza atmosferica a rallentarla, Psiche accelererà fino a raggiungere la velocità di 200.000 km/h.

Una sonda alimentata elettricamente

Psiche è la prima missione interplanetaria da utilizzare Propulsori ad “effetto Hall” con queste prestazioni, motori SPT-140 (Stationary Plasma Thruster-140) che utilizzano la propulsione elettrica solare: l’elettricità generata dai pannelli solari viene utilizzata per creare un campo magnetico che ionizza il gas. Il propulsore ha una potenza operativa nominale di 4,5 kW, ma funzionerà anche per lunghi periodi a circa 900 W.

Un propulsore ionico crea una nuvola di ioni positivi da un gas neutro, ionizzandolo per estrarre alcuni elettroni dai suoi atomi. Gli ioni vengono quindi accelerati ed espulsi, generando la spinta.

Foto di un propulsore elettrico funzionante identico a quelli utilizzati per alimentare la sonda Psiche. Il bagliore blu proviene dagli ioni xeno. Crediti: NASA/JPL-Caltech

L’utilizzo di propulsori elettrici consentirà alla sonda di arrivare molto più velocemente all’asteroide metallico 16 Psyche, situato a 3,3 Unità Astronomiche dalla Terra (dove 1 UA equivale a 150 milioni di km, la distanza Terra-Sole). Consumerà meno del 10% del propellente di cui avrebbe bisogno utilizzando la propulsione chimica convenzionale.

Fin qui tutto bene per Psiche

La squadra di volo ha utilizzato i primi 100 giorni di Psiche nello spazio per condurre un controllo completo di tutti i sistemi del veicolo. Tutto sembra funzionare esattamente come previsto, e finora i tre strumenti scientifici hanno funzionato senza intoppi. In effetti, il magnetometro funziona così bene che è stato in grado di rilevare un’eruzione di particelle cariche provenienti dal Sole, così come lo spettrometro di raggi gamma e neutroni. E lo scorso dicembre, le doppie fotocamere dello strumento di imaging hanno catturato le prime immagini.

In viaggio verso l’asteroide omonimo, Psiche esegue una traiettoria che la riporterà su Marte nella primavera del 2026. In quell’occasione spegnerà i suoi propulsori mentre sorvolerà il Pianeta Rosso e utilizzerà la sua gravità per accelerare. Da quel momento in poi, i propulsori ionici di Psiche torneranno in modalità crociera, pronti a trasportare la sonda a destinazione.

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