Piastri minaccia il record della Ferrari, ma Leclerc fa la pole – .

La qualifica di Monte Carlo è stata molto combattuta, fino all’ultimo giro della Q3, dove poi Charles Leclerc ha piazzato il colpo e ha fatto registrare ancora una volta il miglior giro, con distacco, rispetto al secondo posto. Dietro il monegasco c’è stato uno strepitoso finalizzatore Oscar Piastri con un McLaren MCL38 che finora si è comportato bene e ha trovato il giusto equilibrio, battendo oggi la Mercedes e soprattutto la Red Bull. I tecnici di Andrea Stella hanno trovato un equilibrio migliore che ha permesso all’australiano, che ha rischiato di rovinare la festa, di esaltarsi soprattutto Ferrari. Il terzo era Carlos Sainzche dopo un inizio di weekend difficile, è riuscito a trovare il giro giusto in Q3, mettendo al massimo la sua SF-24.

La Ferrari fa la differenza alle basse velocità e riesce a sfruttare al massimo la potenza della Power Unit

I dati che emergono al termine della Qualificazione sono quelli di un SF-24 che a Monaco si è confermato la “regina” della lenta velocità. Questo non è sempre stato un punto di forza di questa macchina, soprattutto quando devi impostare regolazioni per un’ampia gamma di curve. Jock Clear ne ha parlato a Imola, con l’aggiornamento volto a rendere la SF-24 più competitiva nelle varie tipologie di curve, aspetto meno rilevante a Montecarlo perché i tecnici preferiscono le velocità basse. In questo senso i tecnici di Maranello sono riusciti a togliere molto carico alla loro monoposto e permetterselo regolazioni molto fluide che sono utili per soffrire meno i dossi e afferrare meglio i cordoli. Nei tratti più lenti la Ferrari è stata senza dubbio la vettura migliore, facendo la differenza sulla concorrenza, con Charles Leclerc che ha avuto un approccio molto particolare.

Approfittando della superiorità dell’SF-24 a bassa velocità, il monegasco tC’è anche un approccio particolare che sacrifica un po’ l’ingresso e la velocità in curva per migliorare l’uscita e, così facendo, hanno anche un vantaggio nel raggiungere. È evidente nelle sezioni di Portier e Anthony Noghes, dove Leclerc ha quindi una migliore trazione, che poi si traduce anche in una migliore velocità in rettilineo anche rispetto alla Red Bull. Lì Max Verstappen ha perso molto, riuscendo a guadagnare nel primo settore, ma dovendo poi lottare negli altri due per essere in testa alla classifica. Il vantaggio della Ferrari è stato quindi quello di sfruttare le curve lente e riuscire a guadagnare anche la testa della corsa, aggredendo poi i cordoli delle piscine e sopperendo alla reattività che manca alla SF-24, che poi riesce ad arrivare a fine giro con gomme in buone condizioni, senza penalizzare la trazione in uscita dall’ultima curva. Nonostante che “L’unico giro che ripensandoci dico che non c’era più niente da inventare è quello del 2022 che non ho mai terminato, ma sono soddisfatto e dobbiamo essere contenti del grande lavoro fatto oggi” Ha detto Leclerc.

La McLaren ritrova il suo equilibrio e Oscar Piastri segna il miglior giro ideale, Verstappen alle prese con una Red Bull ‘inguidabile’.

Non è la prima volta che sentiamo i piloti del team di Milton Keynes lamentarsi di una RB20 molto difficile da guidare. Questo però accadeva solitamente durante le prove libere, per poi riuscire a trovare il bandolo del problema a fine giornata, anche con l’ausilio del simulatore. Ciò non è accaduto a Monaco, dove Verstappen e Perez hanno sofferto terribilmente i dossi e le irregolaritàoltre ad avere un RB20 che non poteva attaccare i cordoli come gli altri, costringendo i loro piloti lì a viaggiare più lontano, rispetto ad esempio alla Ferrari. Nelle qualifiche abbiamo visto un Max Verstappen combattivo e veloce nel primo settore, dove ha fatto la differenza al Casinòma come evidenziato dal suo errore, era molto nervoso. Nel resto del circuito, invece, ha perso molto alla Chicane di Portoun tratto molto lento e con qualche cordolo da attaccare, e dal Portier venne malenon riuscendo a sfruttare tutta la potenza del proprio motore in volata, con conseguenti distacchi notevoli. “Sfiderei chiunque a guidare la mia macchina qui. Forse non avrei corso rischi, ma sarei rimasto indietro”. disse l’olandese. E il disastroso risultato di Sergio Perez lo testimonia.

La McLaren ha un punto debole nella bassa velocità, che è stata notevolmente migliorata con gli aggiornamenti di Miami e il minuzioso lavoro di setup. Il vantaggio della Ferrari è rimasto, anche se nel giro complessivo la differenza non è stata grande, tutt’altro. Gli ultimi aggiornamenti provenienti da Woking sono migliorati molto in questo dettaglio, anche in gara e non solo in qualifica. Ieri la MCL38 si è rivelata molto forte nelle curve a velocità media ed è riuscita a mantenere il divario basso sul rettilineo. “La Ferrari è forte nelle curve lente durante tutto il fine settimana, ma anche durante tutto l’anno. Per noi essere davanti a Mercedes e Red Bull è positivo”. ha detto Lando Norris alla fine della giornata. Il miglior tempo della giornata poteva essere Oscar Piastri, che però non è riuscito a mettere insieme l’ideale giro di 1.10.200 che lo avrebbe messo in pole “Ma dobbiamo dare merito a Leclerc, che è incredibilmente veloce”. Gli errori che gli sono costati la pole sono stati alla Chicane di Porto e al Tabaccaio, ma anche lo stesso monegasco non è riuscito a completare un giro perfetto al termine della Q3, commettendo un errore alle Piscine rispetto al primo tentativo. In McLaren la differenza tra i due piloti, a favore di Piastri, è stata soprattutto in zona Casinò, così come tra Sainz e Leclerc a favore del monegasco.

 
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