“Mi piace il carisma di Tudor, con lui la Lazio gioca ad alti ritmi” – .

“Mi piace il carisma di Tudor, con lui la Lazio gioca ad alti ritmi” – .
“Mi piace il carisma di Tudor, con lui la Lazio gioca ad alti ritmi” – .

INTERVISTA A CANA LAZIO – L’ex calciatore della Lazio, Lorik Canaha analizzato la stagione della Lazio, dal cammino in Champions League al mercato, concludendo con un pensiero rivolto a Felipe Anderson.

LEGGI ANCHE: Lazio Sassuolo, dove vedere la partita in tv e streaming

Cana: “La stagione della Lazio è stata condizionata dalle aspettative”

Queste le parole di Lorik Cana a Tag24.it: “La stagione della Lazio è stata condizionata dalle aspettative che avevamo ad inizio anno. Quando arrivi al secondo posto l’anno prima, con numeri straordinari, è normale che tutto l’ambiente pensi che tu possa ottenere ancora di più. Ma poi ripetersi non è sempre facile ed evidentemente c’è stato anche un calo mentale. Penso che abbia influito molto anche il cambiamento avvenuto dal punto di vista gestionale”.

Sulla separazione da Tara

“La partenza di Tare è stata fondamentale, anche perché la Lazio era abituata ad avere una figura simile all’interno del proprio organico. Ha contribuito a costruire quella squadra e penso che sia mancato molto ai giocatori che lo hanno vissuto”.

Sulla stagione della Lazio

“La stagione è iniziata in modo complicato, ma nonostante ciò hanno raggiunto un grande obiettivo arrivando agli ottavi di finale di Champions League. Non era assolutamente scontato. Poi giocando su due o tre fronti è normale perdere qualcosa strada facendo, non riuscendo sempre ad essere al meglio. Credo che alla rosa siano mancati almeno due o tre elementi importanti”.

Sul mercato

“La partenza di Milinkovic-Savic è stata sottovalutata. Parliamo di un giocatore molto difficile da sostituire, anche se oggi c’è un ragazzo molto bravo come Guendouzi. Il francese ha fatto molto bene, ma Sergej è stato fondamentale nella Lazio”.

Sul passaggio da Sarri a Tudor

“Man mano hanno visto l’obiettivo allontanarsi e questo ha portato al cambio di allenatore. Resta l’amarezza anche per la semifinale di Coppa Italia che poteva essere alla portata della Lazio. Con Tudor però questa squadra ha ritrovato ritmi alti. Il croato è un allenatore che mi è sempre piaciuto, anche se non lo conosco personalmente”.

Su Tudor

“Mi piace il suo carisma e da fuori apprezzo il modo in cui gestisce il gruppo e parla. Le sue squadre hanno sempre giocato molto bene. In particolare a Marsiglia ha fatto molto bene e vi assicuro che è arrivato in una situazione delicata. Ha avuto una stagione fantastica e non è stato facile lì. Tutti mi hanno sempre parlato molto bene di lui, soprattutto la presidenza del club francese. Alla Lazio ha dimostrato di saper sfruttare anche una piccola parte di campionato. Ha già fatto vedere buone cose e ha fatto ritrovare a questa squadra quella freschezza mentale che sotto la gestione Sarri era andata un po’ perduta”.

A proposito di Felipe Anderson

“Alla Lazio ha fatto delle ottime cose. Ricordo bene quando arrivò nel 2013, era un ragazzino. E’ sempre stato molto tranquillo, un carattere meraviglioso, un ragazzo positivo, tranquillo ed educato. Penso che a volte sia addirittura troppo gentile. Lo ricordo sempre con grande piacere. È arrivato in sordina e poi ha improvvisamente accelerato, diventando inarrestabile nella stagione 2014-15. È stato decisivo, è riuscito praticamente a decidere le partite anche da solo e ha rotto l’equilibrio. Poi ha fatto la sua esperienza all’estero ed è tornato”.

Sull’addio di Felipe Anderson

“Un po’ è un peccato perché guardando quello che è riuscito a fare in certe partite le aspettative su di lui erano ancora più alte. Un talento cristallino, che probabilmente ha espresso la metà del suo potenziale. Avrebbe potuto fare di più. Le cose che fai a un certo punto della stagione non le fai per caso”.

Sul talento di Felipe Anderson

“Ha un talento innato, è sempre stato capace di fare cose che gli altri non riuscivano, ma purtroppo non riusciva a farle con costanza. Questa probabilmente è la differenza tra un calciatore forte e un campione. Resta comunque un ragazzo che ricordo con molto piacere. Per la Lazio era un giocatore fortissimo, molto legato soprattutto all’ambiente e ai tifosi”.

NOTIZIE SUL LAZIO DIRETTAMENTE SUL TUO TELEFONO: CLICCA QUI

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV CHIVASSO – Incidente indipendente sul raccordo autostradale nei pressi dell’uscita Rondissone Est – .
NEXT “I prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche sono in aumento” – .