«Ho pensato a mio papà» – .

«Ho pensato a mio papà» – .
«Ho pensato a mio papà» – .

Alberto di Monaco aveva le lacrime agli occhi, suo nipote Andrea Casiraghi era felice da bambino. Mai prima d’ora un pilota di origine monegasca aveva vinto il Gran Premio di Monte Carlo. Charles Leclerc ha sfatato il tabù. Il monegasco della Ferrari, partito dalla pole position, ha concluso la gara in testapartito due volte a causa di un incidente alla prima partenza causato da Magnussen sulla Haas che ha coinvolto Perez sulla Red Bull e l’altra Haas.

Alla seconda partenza Leclerc ha mantenuto il comando e non lo ha più lasciato fino all’urlo finale lacrime che erano evidenti nelle sue parole ancora dentro il casco e la vettura dopo essere passato sotto la bandiera a scacchi sventolata da Mbappé.

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Raramente lo abbiamo visto così emozionato, prima e dopo la cerimonia di premiazione. «È stata una gara molto dura, fino alla fine ho cercato di non pensare troppo a quello che mi era successo in passato. Ho gestito le gomme per tanto tempo e poi negli ultimi giri sono uscite tutte le emozioni Ho pensato a mio papà, senza di lui non sarei mai diventato un pilota».

Per Leclerc queste sono le strade di casa. «Non ci sono parole per spiegare la mia gioia. Questa è la gara che mi ha fatto sognare di diventare pilota. Negli ultimi 15 giri non pensavo alla guida, ma solo a mio padre, perché questo era il nostro sogno. Non mi è mai capitato, non è stato facile da gestire e alla fine quando sono uscito dal tunnel non vedevo niente perché avevo le lacrime agli occhi”.

Suo padre, Hervé, è morto nel 2017. Era il suo tifoso numero uno e, dopo il suo funerale, Charles Leclerc è andato a correre in Formula 2 con la Ferrari a Baku. «Ha fatto di tutto perché fossi qui, per me era il nostro sogno correre qui e vincere. Mi ha insegnato la disciplina, l’umiltà, i sacrifici». E lei gli disse: “Che sia il periodo più felice o quello più triste, non cambiare mai il modo in cui affronti la vita”. Due anni prima era morto il suo amico pilota Giulio Bianchi, dopo l’incidente di Suzuka dell’anno precedente. «Dopo la morte di Jules, la scomparsa di mio padre è stata un secondo shock. È stata dura, non c’è niente che possa prepararti al momento in cui perderai tuo padre” è la frase riportata dal Corriere della Sera.

Nel giorno della vittoria non mancavano mamma Pascale e i fratelli Arthur e Lorenzo. Non sono mancati i piloti Ferrari che hanno festeggiato anche il terzo posto Carlos Sainz. Il primo ad abbracciare i piloti fu John Elkann che era con la moglie Lavinia ospite dei principi di Monaco e della famiglia della sorella Beatrice sposata con Pierre Casiraghi.

 
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