oggi l’interrogatorio chiave davanti ai pm – .

oggi l’interrogatorio chiave davanti ai pm – .
oggi l’interrogatorio chiave davanti ai pm – .

Liguria. Dopo Giovanni Toti, ancora agli arresti domiciliari in attesa della presentazione dell’istanza di revoca del provvedimento da parte del suo legale, è la volta di Paolo Emilio Signoriniex presidente dell’Autorità Portuale, a comparire davanti alla Procura essere interrogato.

Signorini è l’unico indagato Maxi inchiesta sulla corruzione in Liguria di trovarsi in carcere – è detenuto a Marassi dal 7 maggio – ed è accusato di corruzione nell’esercizio della sua carica.

È un interrogatorio chiave per le indagini, perché sarà la prima volta che Signorini fornirà la sua versione dei fatti: durante l’interrogatorio di mandato davanti al gip Paola Faggioni, avvenuto in carcere, si era avvalso diritto di non rispondere e non aveva rilasciato dichiarazioni spontanee, la stessa linea adottata da Toti.

L’ex presidente dell’Autorità Portuale e amministratore delegato di Iren (a cui sono stati tolti i poteri) tramite il suo avvocato Enrico Scopesi, chiese e ottenne di essere interrogato dai magistrati A coordinare le indagini, e a sentirle, saranno il sostituto procuratore Vittorio Ranieri Miniati e i pubblici ministeri Luca Monteverde e Federico Manotti.

Si terrà l’interrogatorio nell’ufficio del pubblico ministerocontrariamente a quanto accaduto a Toti, che venerdì è stato invece trasferito dalla sua abitazione di Ameglia, nello Spezzino, a Caserma Roana della guardia di finanza al Molo Giano, nel porto. È molto probabile che anche nel caso di Signorini si tratterà di un interrogatorio lungo e complesso al quale i pm sottoporranno decine di domande cercando risposte chiarificatrici riguardo alla sua posizione.

Signorini e le concessioni portuali ad Aldo Spinelli

La Procura accusa Signorini di aver agevolato l’assegnazione delle aree portuali all’imprenditore e mecenate della logistica genovese Aldo Spinelli in cambio di favori e regali varidai soggiorni in albergo di lusso a Montecarlo dai posti VIP ai tornei di tennis fino alle serate tutto compreso casinò (con chip che sarebbero stati forniti dallo stesso Spinelli), gioielli per il partner ed anche parte del denaro necessario per pagare l’ ristorazione del matrimonio di sua figlia. Si aggiunge anche a questo la promessa di un lavoro da 300mila euro quando avrà concluso il suo mandato da presidente dell’Autorità Portuale.

In particolare ce ne sono alcuni nel mirino della Procura le aree ex Enel e il Terminale di massa: per i primi il via libera da comitato di gestione dell’Autorità Portuale era arrivato a dicembre 2022, per il secondo a fine 2021.

Signori, secondo la Procura, si sarebbe assunto l’impegno di “accelerare e approvare la pratica di rinnovare per trent’anni la concessione del Terminal Rinfuse a Terminal Rinfuse Genova” (Trge), controllata al 55% da Spinelli e partecipata da MSC, e di “accelerare la programmazione della pratica (di Trge, ed) nel comitato di gestione”.

E’ ovviamente emerso anche il ruolo di Signorini nella concessione trentennale del Terminal Bulk durante l’interrogatorio di otto ore a cui è stato sottoposto venerdì Giovanni Toti. Su richiesta di chiarimenti sul pranzo in barca del 1 settembre 2021 e sulla richiesta di Spinelli di accelerare l’approvazione della proroga, Toti ha risposto che Spinelli mi ha chiesto di intervenire per capire perché la sua richiesta non andava a buon fine”, confermando di aver subito chiamato Signorini per informarsi.

La telefonata, ha spiegato Toti, «era finalizzata a capire il contesto in cui si trovava la pratica, chiedendo informazioni a Signorini anche per capire se ci fossero stati motivi ostativi». E ai pm che lo hanno incalzato chiedendo perché durante la telefonata Toti avesse esortato Signorini a portare la questione in commissione il prima possibile, Toti ha risposto che «è un dovere per l’opinione pubblica». amministrazione sfuggirli Richieste rapidamente e il soluzione di questa pratica ne rappresentava una frazione di a progetto generale”.

Il filone d’indagine che coinvolge Mauro Vianello

Nell’ambito della maxi inchiesta Signorini è accusato anche di aver accettato da Mauro Vianello (anche lui indagato), un’auto per andare e tornare da Montecarlo per due giorni ad aprile, un Apple Watch in regalo e 6.600 euro per saldare il conto del banchetto di nozze della figlia.

Vianello detiene il 54,19% delle azioni della società Santa Barbara Ltdattiva nel settore dei trasporti e delle comunicazioni e specializzata nei servizi di Prevenzione Incendi, Sorveglianza e Primo Intervento nel porto di Genova.

Anche lo stesso Signorini avrebbe spinto per nominare Vianello consulente in Irencon l’incarico di curare i rapporti con il territorio e lo sviluppo di progetti in Liguria “come corrispettivo dei benefici ricevuti”, secondo quanto sostengono i pm.

 
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