La lotta agli incendi: “Salviamo le foreste e anche il turismo: siamo tutti responsabili”

La lotta agli incendi: “Salviamo le foreste e anche il turismo: siamo tutti responsabili”
La lotta agli incendi: “Salviamo le foreste e anche il turismo: siamo tutti responsabili”

Ha trovato pieno consenso anche da parte degli operatori turistici la nota emessa dal prefetto Sante Copponi, relativa alla pulizia dei terreni incolti in prossimità delle abitazioni e delle strade, nonché delle aree lungo le linee ferroviarie e gli itinerari turistici nell’entroterra piceno. È necessario infatti proseguire la collaborazione interistituzionale, nell’ottica di rafforzare l’efficacia dell’azione di contrasto agli incendi boschivi dal duplice punto di vista della mitigazione del rischio di ignizione e diffusione e del contenimento delle conseguenze degli eventi di incendio sugli ambienti. antropico e naturale. Il prefetto ha invitato i sindaci a impartire istruzioni ai comandi di polizia locale affinché venga posta in essere la necessaria vigilanza volta a prevenire situazioni di rischio.

È un tema molto caro anche a Massimo Scendoni, presidente di ‘Le Marche Experience’ che organizza la passeggiata nel ‘Grande Anello dei Borghi Ascolani’. “Il problema della manutenzione delle strade e dei percorsi turistici è molto sentito – ha ammesso Scendoni – perché oltre a promuovere il turismo nel nostro entroterra, spesso dobbiamo preoccuparci anche della manutenzione dei percorsi. Troppe volte i turisti sono stati costretti a passare tra ortiche e rovi e non è stato piacevole per noi che organizziamo questi tour naturalistici dover giustificare la mancata pulizia dei sentieri”. Ma non è solo questione di fare bella figura sui visitatori:

“La vegetazione non trattata – spiega Scendoni – potrebbe fungere da comburente. La manutenzione è di competenza dei Comuni, ma più volte è stato necessario che noi stessi intervenissimo nella pulizia dei sentieri. La manutenzione ordinaria è a carico del settore pubblico mentre la manutenzione straordinaria, come la sistemazione della segnaletica, rientra nel finanziamento del progetto”.

“È una collaborazione con i Comuni che sta comunque crescendo perché anche grazie al contributo di alcune associazioni locali – ha continuato Scendoni – si è capito come la promozione del turismo e di questa tipologia di viaggiatori che vengono nel Piceno per ammirare le nostre bellezze , poi fanno il bene del territorio”.

Con lui è d’accordo anche Valeria Nicu, che lavora come guida turistica ed è parte integrante del progetto GABA: “Per quanto riguarda la prevenzione incendi – ha dichiarato Nicu – i ‘camminatori’ che scelgono il Grande Anello dei Borghi Ascolani sono in comunque esperti e sanno come muoversi senza gettare carta, plastica o, peggio ancora, mozziconi di sigaretta”.

“Non abbiamo bisogno – spiega ancora parlando del rispetto della natura per chi è abituato a visitarla – di catechizzarli all’inizio delle escursioni perché sono abituati ai percorsi tra i boschi del nord Italia e sanno cosa fare. Turisti che rispettano la natura e che hanno proprio la cultura dell’Infatti, a volte sono proprio loro che ci aiutano a controllare i sentieri”.

Valerio Rosa

 
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