BOLZANO. Domenica 9 giugno, in Alto Adige, si rinnova la tradizione dei fuochi del Sacro Cuore di Gesù che vengono accesi in montagna in segno di fedeltà agli ideali tirolesi e, come ogni anno, l’attenzione è rivolta anche alle possibili rischio di incendi boschivi.
sebbene il forti piogge caduti nella zona nei giorni scorsi ridotto il rischio di possibili incendil’invito del Corpo forestale è naturalmente quello massima attenzione.
“Particolare cautela è richiesta in occasione dei tradizionali fuochi del Sacro Cuore di Gesù – dichiara l’assessore provinciale alle foreste Luis Walcher – soprattutto vicino ad aree dove il presenza dello scarabeo cortecciacioè di alberi eretti ma secchi, dove anche il scintille sospese nell’aria può causare un incendio boschivo”.
In base a quanto previsto dalla normativa forestale provinciale, si spiega, È vietato, senza eccezione, appiccare fuochi oppure gettare sigarette accese o fiammiferi nel bosco ed entro un raggio di sicurezza di 20 metri e chiunque, nella domenica del Sacro Cuore, intenda accendere un fuoco nel bosco o ad una distanza inferiore a 20 metri deve chiedere l’autorizzazione all’ispettorato forestale competente per territorio.
“Abbiamo fiducia nei cittadini evitare qualsiasi condotta rischiosa che potrebbe provocare un incendio boschivo” cconclude l’assessore Walchercon l’invito che, nel caso diavvistamento di un incendio boschivoallertare i vigili del fuoco contattando il numero unico di emergenza 112.
Tornando alla tradizionale manifestazione, vengono accesi i fuochi in ricordo del voto fatto dagli altoatesini al Sacro Cuore di Gesù nel 1796 quando la Dieta, riunita a Bolzano, affidò alle preghiere la difesa dall’attacco delle truppe napoleoniche.
Poi è arrivata la votazione ristrutturato nel 1809 da Andreas Hoffer da cui si ritrovò a difendere il suo popoloinvasione delle truppe franco-bavaresi: anche in quel caso i fuochi furono accesi ancora una volta in montagna, da Insbruck A Bolzanocon alcune importanti vittorie a seguire per gli Schützen.
