Don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – .

Don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – .
Don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – .

La fede non sia ipocrita – Martedì IX settimana del TO (anno pari)

Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo 2Pt 3,11-15.17-18

Aspettiamo nuovi cieli e una nuova terra.

Carissimi, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e delle preghiere, mentre attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, in cui i cieli si dissolveranno in fiamme e gli elementi si scioglieranno nel fuoco! Infatti, secondo la sua promessa, attendiamo cieli nuovi e terra nuova, in cui abita la giustizia.

Pertanto, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate tutto affinché Dio vi trovi in ​​pace, senza colpa e senza macchia. Considera la magnanimità di nostro Signore come salvezza.

Voi dunque, carissimi, siete stati avvisati: fate attenzione a non indebolirvi nella vostra saldezza, lasciandovi sopraffare dall’errore degli empi. Cresci invece nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A Lui la gloria, ora e nel giorno dell’eternità. Amen.

La speranza è il dinamismo della nuova creazione

A conclusione della sua seconda lettera, l’apostolo Pietro raccomanda ai credenti di tutte le comunità cristiane di non lasciarsi ingannare dai falsi maestri che insinuano dubbi sull’efficacia della Parola di Dio. L’anelito al rinnovamento universale, che abita soprattutto i cuori delle persone colpite dalle ingiustizie e dalle discriminazioni, è un punto delicato su cui poggia la speranza di quanti hanno creduto nella promessa di Dio.

La storia, già ricca di contraddizioni e aggiornata ogni giorno con nuove tragiche notizie, è un facile argomento per seminare paura, pessimismo e scoraggiamento su cui si innestano logiche nazionalistiche e dinamiche partitiche che alimentano divisioni e conflitti. Dio, invece, è all’opera nei cuori delle singole persone che vivono una vita ispirata al comandamento dell’amore e al modello di Gesù Cristo.

Grazie all’azione silenziosa e invisibile dello Spirito avviene il vero rinnovamento del mondo interiore. Consiste nella distruzione del peccato per la nascita di una nuova creatura. Questo processo è lento perché riflette la pazienza di Dio. La sua magnanimità contrasta con la pusillanimità di chi si lascia vincere dalla paura. Solo l’amore guida l’azione di Dio che vuole la salvezza di tutti gli uomini.

Con la creazione, e ancor più con la redenzione, il kronos porta in sé anche il Kairos perché nel tempo limitato e misurato dell’uomo è già presente l’eternità di Dio. In questo modo, la precarietà e la mortalità tipiche della condizione creaturale, diventano fedeltà e immortalità che sono prerogative divine.

+ Dal Vangelo secondo Marco Mc 12,13-17

Ciò che è di Cesare, rendetelo a Cesare, e ciò che è di Dio, a Dio.

In quel tempo mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo nel suo discorso.

Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai timore di nessuno, perché non presti attenzione a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo darlo oppure no?”.

Ma lui, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portami dei soldi: voglio vederlo. E glielo hanno portato.

Poi disse loro: «Di chi sono l’immagine e l’iscrizione?». Gli risposero: “Di Cesare”. Gesù disse loro: «Rendete ciò che è di Cesare a Cesare e ciò che è di Dio a Dio».

E ne rimasero ammirati.

La fede non è ipocrita

Nell’ultima settimana di vita di Gesù si concentrano alcuni incontri, tra cui quello con una delegazione composta da farisei ed erodiani. Sono due categorie di persone molto diverse; i primi strettamente osservanti della legge che mal sopportano l’ingerenza dell’imperatore romano in materia religiosa, i secondi invece sono filogovernativi.

Sollevano la questione della legalità del tributo da pagare all’imperatore. Gesù viene chiamato in causa, nonostante quello che dicono all’inizio, non perché lo rispettino e ammirino la sua saggezza, ma per avere un motivo per accusarlo. In altre parole, sono davvero ipocriti perché nascondono il loro vero volto e le loro intenzioni dietro la maschera di chi vorrebbe essere illuminato da una parola autorevole che gli dica la cosa giusta da fare.

In realtà vogliono che Gesù si schieri, inclini da una parte o dall’altra. Anche noi molte volte siamo esposti alla tentazione quando veniamo contattati o siamo custodi di confidenze e indotti a prendere posizione a favore o contro qualcuno. Gesù, anche se chiamato in causa come una sorta di giudice, non sta al gioco e, rifiutandosi di giudicare la liceità del tributo, eleva la discussione dal piano politico e sociale a quello teologico e antropologico.

Proprio perché Gesù insegna la via di Dio secondo verità, non si ferma alle apparenze o a questioni secondarie, come quelle legate alla logica della condivisione del potere, ma punta dritto alla verità e va al cuore delle cose. Il suo ragionamento non è elaborato in astratto o per parzialità, ma parte dal contatto con la realtà.

Ecco perché vuole vedere i soldi del tributo. Ci sono prove riconosciute da tutti; l’immagine e l’iscrizione appartengono all’imperatore. Così ogni uomo, secondo il racconto della Genesi, è immagine di Dio e porta il suo nome. Il denaro appartiene a Cesare mentre l’uomo appartiene a Dio. Spesso nascondiamo a noi stessi questa verità anteponendo la dipendenza da altre cose all’appartenenza a Dio Padre.

La vera fede non mette gli uomini gli uni contro gli altri in nome di un’ideologia o di una determinata appartenenza partitica, ma riconosce, al di là delle differenze, il comune legame filiale con Dio che ci rende fratelli. La fede non guida le scelte di partito ma quelle esistenziali che determinano lo scopo per cui vivere.

Commento di Don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualità Biblica di Matera

Fonte – Il blog di Don Pasquale “Avete parole di vita eterna“

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “L’incontro tra i sindaci e il presidente della Regione è una buona notizia” – .
NEXT fare la coda nonostante il caldo – .