Quale futuro per il museo archeologico? Risponde l’assessore alla Cultura Addamiano

Quale futuro per il museo archeologico? Risponde l’assessore alla Cultura Addamiano
Quale futuro per il museo archeologico? Risponde l’assessore alla Cultura Addamiano
Raffaele Addamiano – Assessore alla Cultura del Comune di Belluno

Belluno, 4 giugno 2024 – L’assessore alla Cultura Raffaele Addamiano risponde alla domanda “Quale futuro per il museo archeologico?”, presentata dai consiglieri del gruppo d’opposizione Insieme per il Bene Comune bellunese Lucia Olivotto e Marco Perale per chiedere chiarimenti in merito alla futuro del Palazzo dei Giuristi e le scelte dell’attuale Amministrazione per le collezioni archeologiche del Comune.

Dopo un breve excursus sulla situazione alla luce delle decisioni assunte in passato per la destinazione d’uso di Palazzo Bembo e dei contenitori culturali in genere, prima di riferire sulle intenzioni dell’attuale Amministrazione per Palazzo dei Giuristi e le collezioni archeologiche, l’assessore ha risposto così:

“Premesso che ogni Pubblica Amministrazione democraticamente eletta gode di autonomia nelle scelte politiche relative al territorio di riferimento; considerato anche che, nel corso della passata seduta consiliare, della situazione attuale e prospettica dei contenitori per la cultura del Comune di Belluno si è discusso una sola volta, nell’ambito della Terza Commissione Consiliare Permanente e quindi nell’arco di due anni e mezzo dopo l’inizio del mandato amministrativo dell’ex Primo Cittadino. Considerato, infine, che a partire dal 2020 a causa del Covid 19, la deliberazione del Consiglio comunale n. 10 del 20.01.2020 di concessione in uso di alcuni locali di Palazzo Bembo ad una nota università privata internazionale e, infine, del progetto allora fallito di allestire una mostra su Tiziano Vecellio nello stesso Palazzo Bembo, la progettazione della il suddetto Palazzo come sede espositiva delle civiche collezioni archeologiche ha subito una lunga battuta d’arresto, anche se il lavoro di comparazione inventariale delle collezioni archeologiche de quibus effettuato nel 2018 dall’archeologo Alberto Vigoni per conto della vecchia amministrazione comunale del capoluogo ha non è affatto andato in fumo”.

Fatte le dovute premesse, l’Assessore ha poi chiarito quali sono le politiche dell’Amministrazione riguardo al futuro del Palazzo dei Giuristi e alla sua funzione.

“Abbiamo preso contatti con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso per valutare insieme l’opportunità di preservare le funzioni museali storiche del Palazzo dei Giuristi in piazza Duomo – ha proseguito l’Assessore -. Considerato l’interesse della Soprintendenza al riguardo, che si è detta disponibile ad attivarsi presso il Ministero competente per il reperimento di adeguate risorse patrimoniali, esiste allo stato attuale un’ipotesi progettuale che richiederà un’ulteriore proposta distributiva-impiantistica adeguata agli spazi di Palazzo dei Giuristi, tenuto conto della necessità di collocare altrove le collezioni in occasione dell’auspicabile futura ristrutturazione dell’edificio, meritevole di tutela storico-artistica ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 42/2004”.

Infine, un passaggio sul Dup, documento unico di programmazione, sul suo aggiornamento alla luce delle scelte effettuate e della loro attuazione.

“Il Dup, come è noto, viene periodicamente aggiornato nel merito – ha concluso l’Assessore – e, relativamente di recente, è stata chiesta la sospensione delle procedure per la vendita degli immobili in questione.
È allo studio degli organi politici e tecnici del Comune di Belluno un possibile utilizzo del piano terra di Palazzo Bembo per lo svolgimento di convegni e mostre non permanenti”.

 
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