Sanità in Liguria: lo studio Uil sulla Missione 6 del Pnrr.
Il settore sanitario in Liguria soffre di diverse criticità: liste di attesa con scadenze inaccettabili, carenza di personale medico e infermieristico, nessuna risposta in termini di medicina locale e abbandono delle aree interne. Un sistema sanitario da cambiare, la cui attuazione deve passare attraverso un piano straordinario di assunzioni con la rimozione del tetto alla spesa per il personale, che blocca le assunzioni dal 2010 e, ovviamente, con maggiori risorse per il rinnovo del piano nazionale 2022-2024. contratto collettivo di lavoro per il settore sanitario pubblico.
Nel 2050 i liguri con almeno 65 anni costituiranno il 35,1% della popolazione, contro il 28,7% di oggi. La Liguria diventa così una regione sempre più anziana che avrà bisogno di una maggiore attenzione da dedicare alle sue specificità.
Lo studio della Uil prevede una serie importante di investimenti in nuovi assetti organizzativi territoriali, condizione necessaria per agevolare la risposta ai bisogni del territorio. “Un territorio che diventa titolare di una funzione integrata di prevenzione, prossimità e gestione, per garantire risposte a bisogni caratterizzati da maggiore complessità e urgenza – spiega Emanuele Ronzoni, commissario straordinario della Uil Liguria – Per fare questo è necessario innanzitutto spendere 42.510. 000 milioni di euro per assumere 955 persone nel settore sanitario. I numeri che ci offre lo studio Uil sostengono le tesi che abbiamo sempre sostenuto in questi mesi in Liguria: la Regione Liguria non è attenta alle esigenze dei suoi cittadini, che non possono continuare a pagare il prezzo di una politica regionale che continua a dire che va tutto bene mentre le persone non possono ricevere cure.
In allegato l’analisi del processo di attuazione degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che riguardano la Missione “Salute” (M6)