“Immaginiamo un modello che consenta di utilizzare gli ospedali fino a tarda sera ma una volta saturata la loro attività, pensiamo che sarà necessario investire anche in altri contesti come il settore privato accreditato, nell’ottica di poter garantire assistenza gratuita a tutti i soggetti in tempi adeguati”. Per dirlo, a margine di “inVulnerabilia”, l’evento UniGe per la cultura della vulnerabilità, in corso al Palazzo della Borsa di GenonaAlessandro Bonsignorepresidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri della Liguria, che ha commentato le misure annunciate dal governo per le liste d’attesa sanitarie.
“La discussione è ancora in corso, e quindi vedremo quale sarà l’impostazione definitiva che sarà oggetto dell’iter parlamentare – spiega – e in Regione Liguria ci eravamo mossi in anticipo con la cabina di regia guidata da Enrico Castanini, ma i settori di intervento sono tanti Quello che auspichiamo come Ordine dei Medici è che il sistema sanitario nazionale sia messo nelle condizioni di essere ottimizzato per l’utilizzo al 100% delle liste di attesa, però ci dicono che questo non sarà basta e oggi “L’utilizzo della sanità privata a supporto di quella pubblica diventa oggettivamente indispensabile perché altrimenti non sarebbe possibile garantire i bisogni sanitari della popolazione”.
