«Adele era una ragazza fantastica» Gazzetta di Modena – .

«Adele era una ragazza fantastica» Gazzetta di Modena – .
«Adele era una ragazza fantastica» Gazzetta di Modena – .

Ha dato l’ultimo inconscio saluto ai suoi compagni di classe la sera stessa della sua scomparsa, durante una videochiamata in cui fissavano le date delle sere estive in cui si sarebbero esibiti dal vivo nei club.

Questo era solo uno dei tanti desideri di Adele Baldasarre, «una ragazza pura e una vera promessa della musica», che non vedeva l’ora di realizzare i suoi sogni non appena raggiunta anche lei la magica maggiore età. Purtroppo non l’ha mai raggiunta. Chi l’ha vista crescere ogni giorno a scuola la descrive come “una grande sognatrice”.

Adele, la più piccola della classe – la 3M del liceo musicale del liceo Sigonio – suonava il pianoforte e cantava, distinguendosi per la sua bella voce e la facilità con cui le sue dita scorrevano sui tasti del pianoforte.

«L’unica cosa che mi dà sollievo in questo momento tormentato – confessa Marco Benvenuto, uno dei suoi amici più cari tra le mura della scuola – ha la fortuna di non essere costretto a guardare il suo banco vuoto in questi giorni a causa della fine della scuola. Tutti noi compagni avremo l’opportunità di rielaborare la sua assenza e il grande vuoto che ci ha lasciato durante questi mesi estivi. Tuttavia non nego che a settembre mi farà ancora molto male non vederla a lezione. Era una ragazza fantastica, rimarrà per sempre nei nostri cuori”.

“Abbiamo riso fino a piangere”

I due ragazzi, insieme a molti altri membri della classe, cantavano spesso insieme ed erano addirittura riusciti a fondare una banda.

«Ci ​​vedevamo spesso fuori da scuola, perché per me lei era molto più che una compagna di classe: era una vera amica – continua a dire Marco – Il ricordo più bello che ho con lei risale al 2022, quando eravamo in prima anno di liceo. Adele aveva organizzato un pigiama party proprio a casa sua a Scandiano. La mattina seguente abbiamo provato a preparare dei waffle che, nonostante i nostri sforzi, non sono riusciti per niente bene. Al di là del nostro fallimento in cucina, ricordo solo il divertimento di quella mattina: abbiamo riso fino alle lacrime, e abbiamo anche scattato tante foto per immortalare quel momento.”

La tenera fotografia in questione è un selfie. I due giovani tengono in mano piatti pieni di cialde. Dietro, una cucina disordinata e impasti di torte sparsi ovunque. Loro due, in primo piano, sorridono come non mai.

«Un’impronta indelebile»

«In questi giorni mi capita spesso di guardare quello scatto, insieme a tanti altri in cui lei è presente. Non riesco proprio ad accettare che lei non sia più qui, non riesco a superarlo”, confida il ragazzo. L’intera comunità scolastica del liceo Sigonio si stringe attorno alla famiglia di Adele in questo momento di profondo dolore, ricordando la giovane artista che, con il suo talento e la sua passione, «ha lasciato un segno indelebile nel cuore e nella mente di chi ha avuto la fortuna di incontrarla. ”

«Spesso mi chiedo cosa farò senza di lei, come faremo tutti – continua Marco – Il suo sogno più grande era cantare davanti a un vasto pubblico di persone e renderle felici e leggere attraverso la sua musica. Voglio quindi che tutti, anche quelli che non la conoscevano, la ricordassero con questa immagine: perché se non fosse stata strappata alla vita, sarebbe sicuramente riuscita a realizzare quel sogno – conclude – Quello e tutti gli altri» .

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