“Oro bianco”, nove condanne in appello – .

“Oro bianco”, nove condanne in appello – .
“Oro bianco”, nove condanne in appello – .

Mafia e droga a Palma di Montechiaro: la Corte d’Appello di Palermo pronuncia nove condanne nell’inchiesta “Oro Bianco”.

Il 26 gennaio 2022, davanti al Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, il pubblico ministero Pierangelo Padova, all’esito del giudizio sommario, ha invocato 13 condanne e 3 assoluzioni nell’ambito del cosiddetto “Oro Bianco” Indagine su presunti delitti, che hanno interessato Palma di Montechiaro, legati all’associazione mafiosa e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Poi il 22 luglio 2023 è stata emessa la sentenza.
Rosario Pace, 62 anni, 16 anni di carcere.
Poi 12 anni di reclusione per l’ex consigliere comunale di Palma di Montechiaro, Salvatore Montalto, 52 anni, morto nel sonno il 18 gennaio 2023 nel carcere di Cagliari.
Gioacchino Rosario Barragato, 61 anni, 12 anni di carcere.
Francesco Bonsignore, 56 anni, 5 anni e 8 mesi. Sarino Lauricella, 52 anni, 12 anni.
Domenico Manganello, 48 anni, 18 anni e 8 mesi. Giuseppe Morgana, 37 anni, 10 anni e 8 mesi. Emanuele Pace, 35 anni, 10 anni.
Gioacchino Pace, 42 anni, 16 anni e 8 mesi.
Giuseppe Blando, 47 anni, di Favara, fratello dell’amico di Giovanni Brusca, Domenico, 11 anni e 8 mesi.
Poi in secondo grado, in Appello, il 15 giugno 2023 il sostituto procuratore generale, Emanuele Ravaglioli, ha proposto alla Corte la conferma delle 9 condanne inflitte in primo grado.
Ebbene ora la sezione giudicante presieduta da Vittorio Anania ha inflitto complessivamente quasi un secolo di carcere distribuito tra i nove condannati.
Pace 20 anni a Rosario
Gioacchino Barragato 8 anni
Sarino Lauricella 8 anni
Domenico Manganello 12 anni e 10 mesi
Gioacchino Pace 10 anni e 6 mesi
Giuseppe Blando 6 anni e 10 mesi
Francesco Bonsignore 4 anni e 8 mesi
Giuseppe Morgana 8 anni
Emanuele Salvatore Pace 8 anni
Nella squadra difensiva hanno lavorato, tra gli altri, gli avvocati Giovanni Castronovo, Vito Cangemi, Santo Lucia, Francesco Scopelliti, Antonino Gaziano, Salvatore Pennica, Giuseppe Vinciguerra, Maria Alba Nicotra, Giovanni Rizzuti, Domenico Ingrao e Rosalia Palumbo Piccionello.
All’alba del 13 gennaio 2021 hanno infuriato i Carabinieri del comando provinciale di Agrigento coordinati dalla Procura antimafia di Palermo. Nell’operazione antimafia “Oro Bianco” furono coinvolti oltre 200 militari. Sono stati eseguiti complessivamente 35 provvedimenti giudiziari, di cui 12 misure cautelari in carcere, e 23 ammonizioni. Il reato ipotizzato è 416 bis, associazione per delinquere di stampo mafioso. In uno dei capi di imputazione si legge: “Gli indagati si sarebbero avvalsi del potere intimidatorio del vincolo associativo, e delle condizioni di assoggettamento e di omertà che ne derivano, per commettere reati gravi, acquisire la gestione o il controllo di attività economiche, concessioni, autorizzazioni, appalti e servizi pubblici e ottenere voti eleggendo i rappresentanti nelle consultazioni elettorali”. E tra gli indagati emergono, tra gli altri, Rosario Pace di Palma, capo dell’omonima cosca Stiddaro e cugino di Domenico Pace, 56 anni, tra gli assassini del giudice Rosario Livatino, e il consigliere comunale di Palma di Montechiaro, Salvatore Montalto. Le indagini sono state avviate a Palermo dove è stata intercettata una grossa operazione di traffico di droga gestita insieme alle famiglie mafiose agrigentine, e in particolare alla famiglia “Paese del Gattopardo”. Carabinieri e magistrati si sono avvalsi anche delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia di Favara, Giuseppe Quaranta.

 
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