Lorenzo Tosa presenta il libro di cui vorrei chiedervi quel giorno al Festival del Che – .

Lorenzo Tosa presenta il libro di cui vorrei chiedervi quel giorno al Festival del Che – .
Lorenzo Tosa presenta il libro di cui vorrei chiedervi quel giorno al Festival del Che – .

Sabato 8 giugno19:00, Lorenzo Tosa presenta il suo libro Vorrei chiederti di quel giorno (Edizioni Rizzoli) in Genova, al Che Festival di Musica per la Pace, in via Ballaydier (Aula Vik). Per partecipare all’evento non si paga il biglietto, ma è obbligatorio donare prodotti alimentari non disponibiliprodotti per l’infanzia, medicinali, prodotti per l’igiene personale e materiale didattico.

«Conoscere o ignorare sono forme simmetriche di salvezza». Lo spunto per la storia di Lorenzo Tosa è in questo dittico contraddittorio e duellante. E l’indagine privata e collettiva su Bruno, suo padre, morto suicida il 2 aprile 1986, non può che partire solo dall’ultimo giorno e dalle ultime ore trascorse insieme. Lorenzo aveva solo due anni e mezzo, non riesce a ricordarli ma può ricostruirli e in parte immaginarli, e da lì intraprendere il lungo e tortuoso viaggio per ricomporre i pezzi di una storia finora taciuta, in un’operazione concertata di omissione messa in atto dalla sua famiglia.

Lo farà parlando con chi ha conosciuto e amato Bruno, i suoi amici, i suoi compagni, le donne della sua vita; ricorrere alla memoria e ricucire i frammenti di Bruno che gli sono giunti, senza sconti per nessuno e per sé stesso; approfondendo anche le proprie insicurezze di bambino, di giovane adulto e di genitore a sua volta, per rispondere all’urgenza di conoscere e raccontare di sé al padre. C’è dunque Genova in queste pagine, c’è l’Italia degli anni Sessanta e Settanta e la generazione della politica e della protesta, il vortice nell’aria e nei cuori di nuovi modi di stare insieme nell’amicizia e nell’amore, e lo scontro tra padri e figli che sarà forse la figura più paradigmatica di quegli anni. Dentro la storia di Bruno Tosa, ragazzo di trentatré anni, c’è la riflessione, così attenta e delicata nelle parole di Lorenzo, sul crollo mentale che porterà all’esito della storia, sullo stigma che porta il disagio mentale porta ancora con sé, la cronaca di una morte senza preavviso. Una storia spietata e tenera, composta di silenzi e urla rabbiose, di presenze, assenze e abbandoni. Un cerchio che si chiude, nella salvezza che solo la conoscenza può garantire, avvicinandosi un pezzo alla volta «a quell’utopia che chiamiamo anche verità».

Lorenzo Tosa, giornalista professionista, scrive da anni su alcuni dei principali quotidiani italiani di politica, attualità, cronaca e sport. È stato direttore di “Next Quotidiano” e attualmente collabora in Italia con “Style Magazine”, periodico del “Corriere della Sera”, e in Francia con “Radici”, oltre a curare la comunicazione per startup innovative, non organizzazioni profit e terzo settore. Esperto di comunicazione politica e sociale, con circa 740.000 follower e 1,2 milioni di persone raggiunte ogni mese, è il secondo giornalista più seguito in Italia. Il suo primo libro si intitola Passo dopo passoedito da Mondadori (2020).

 
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