Gli israeliani, impegnati nel loro nono mese di guerra, hanno finalmente avuto motivo di rallegrarsi sabato, dopo che è arrivata la notizia che quattro ostaggi israeliani erano stati portati sani e salvi dalla Striscia di Gaza durante un raid diurno
Urla di gioia sui marciapiedi e sulle spiagge e folla si sono formate davanti agli ospedali dove erano stati presi gli ostaggi.
In televisione, i conduttori hanno pianto durante gli allarmi delle ultime notizie, così come ha fatto il presidente israeliano Isaac Herzog durante la sua chiamata a Noa Argamani, una delle persone più importanti degli oltre 250 ostaggi presi a Gaza durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre.
“Noa, sono così entusiasta di sentire la tua voce – mi fa venire le lacrime agli occhi”, ha detto Herzog al 26enne, che era stato catturato ed è stato visto in video mentre urlava: “Non uccidermi!” mentre veniva portata a Gaza sul retro di una motocicletta.
Benny Gantz, il principale rivale politico di Netanyahu, che sabato scorso aveva programmato una conferenza stampa per dimettersi dal gabinetto di guerra, ha annullato l’evento e ha invece annunciato che il suo “cuore è pieno del ritorno di Noa, Andrey, Almog e Shlomi”.
Dimostrando che Hamas utilizza strutture civili per nascondere ostaggi e nascondere basi terroristiche, i quattro ostaggi liberati sono stati tenuti prigionieri nel campo profughi di Nuseirat.
Nell’operazione militare che ha portato alla liberazione degli ostaggi israeliani sono rimasti uccisi almeno 210 palestinesi, secondo quanto sostiene Hamas, che parla anche di 400 feriti.
Gli Stati Uniti hanno aiutato Israele nell’azione che ha permesso il rilascio dei 4 ostaggi a Nuseirat, Gaza. Lo ha riferito una fonte americana – riportata dai media israeliani – alla Cnn. “Una cellula americana – ha spiegato – ha sostenuto gli sforzi per salvare quattro ostaggi israeliani, collaborando con le forze israeliane nell’operazione”.
La polizia israeliana ha annunciato la morte dell’ispettore capo Arnon Zamora, comandante dell’unità speciale antiterrorismo, ucciso nell’operazione a Nuseirat all’interno della Striscia di Gaza per la liberazione dei quattro ostaggi. Zamora – come aveva detto il portavoce militare Daniel Hagari – è rimasto gravemente ferito nell’operazione. Portato in ospedale, è stato dichiarato morto.
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