Ottavo oro dei fantini a Roma – .

Nella quarta serata degli Europei di atletica leggera di Roma, Sara Fantini ha conquistato l’ottavo oro della Roma nel lancio del martello. Argento per Filippo Tortu nei 200

ROMA – Un Europeo che non smette di regalarci emozioni uniche. Sara Fantini vince l’ottavo oro ai campionati di Roma nell’hammer e Filippo Tortu, con molto rammarico, vince l’argento nei 200 metri. Nella quarta serata continentale il bilancio dell’Italia è sempre più ricco: 17 volte sul podio con 8 ori, 6 argenti e 3 argenti e la vetta del medagliere italiano in continua crescita.

Questa sera, alla presenza di Presidente della Repubblica Sergio Mattarellaè il turno del campione in carica e portabandiera olimpico Gianmarco Tamberi nella finale alta con gli altri azzurri Stefano Sottile E Manuel Lando. Con loro anche gli ostacolisti Alessandro Sibilio E Ayomide Folorunso (400 ostacoli), le triple Emmanuel Ihemeje, Andrea Dallavalle E Tobia Bocchi. Ai 10.000 toccherà nuovamente alla regina dei 5.000 Nadia Battocletti con Anna Arnaudo, Federica Del Bene, Elisa Palmero E Valentina Gemetto. Ci saranno anche le ultime prove dei decatleta Dario Dester E Lorenzo Naidone.

Ottavo oro dei fantini a Roma

E’ tutto vero. Per la prima volta nella storia un lanciatore di martelli italiano vince una medaglia d’oro europea. C’era un sentore dell’impresa, ma quanto accaduto ieri sera a Roma va oltre anche i sogni più rosei. Un tiro da 74,18 che si aggiunge a un metro di quello del pluricampione e idolo di una generazione nella specialità Anita Wlodarczykargento a 72,92.

Nessun lanciatore di martelli italiano, uomo o donna, aveva mai vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi, ai Campionati del Mondo o ai Campionati Europei. Nessun lanciatore italiano era mai stato incoronato campione continentale outdoor. Un trionfo meritato per la regolarità mostrata negli ultimi anni, non solo in termini di prestazioni, ma anche di piazzamenti.

Quarto ai Mondiali 2022, bronzo agli Europei 2022, sesto ai Mondiali 2023. Una continuità mostrata anche ieri sera, con tutti e sei i lanci oltre i 70 metri. Il titolo è stato assegnato all’alfiere dei Carabinieri con il record stagionale di 74.18 al quarto turno, in risposta ai due avversari che l’avevano appena scalzata dal primo posto.

L’emiliano allenato da Marinella Vaccari era in testa grazie al 72.61 del terzo tiro. Poi prima il sorpasso momentaneo della francese Rosa Loga (bronzo con 72.68) e poi quella del primatista mondiale polacco Anita Wlodarczyk che deve accontentarsi dell’argento con 72,92.

Queste le sue parole:

Una serata che non dimenticherò mai. Sono davvero felice, ci sono tanti ‘grazie’ da dire, a partire dal mio gruppo sportivo e dal mio allenatore, con il quale abbiamo superato alcuni momenti difficili. È stata una partita bella perché è andata avanti: mi capita raramente, di solito tiro bene all’inizio poi non riesco a migliorare durante la partita. Ci vorrà del tempo per realizzare quello che ho fatto: sono al settimo cielo”.

Tortora d’argento

Si è confermato sul podio nei 200 metri Filippo Tortu, argento in 20.41 (+0.8) per salire di un gradino rispetto al bronzo della scorsa edizione, anche se con il rammarico di non aver ripetuto il 20.14 della semifinale. Oro per gli svizzeri Timothe Mumenthaler in 20.28 e bronzo all’altro svizzero Guglielmo Reais (20.47), quinto l’altro staffettista olimpico Fausto Desalù con 20.59.

Una gara strana, che vede i due italiani ad un passo dalla medaglia fino ai 140 metri. Poi dalla corsia esterna esce l’outsider che non ti aspetti: lo svizzero Timothé Mumenthaler, bronzo agli Europei under 23 lo scorso anno e record personale di 20.35. Lo svizzero supera Tortu, portando il suo primato personale a 20.28 (+0.8), per il brianzolo c’è un argento che migliora il bronzo del 2022 e un tempo di 20.41 che peggiora di 27 centesimi il risultato della semifinale.

Anche la terza posizione è barrata in rosso Guglielmo Reais alle 20:47 Fausto invece Desalu si irrigidisce verso la fine e chiude in 20.59, superato anche lui Erik Erlandsson (Svezia, 20:57). È il primo argento italiano nei 200 metri maschili dopo due ori (entrambi di Pietro Mennea: appunto a Roma 1974 e a Praga 1978) e due bronzi (di Sergio Ottolina a Budapest 1966 e dello stesso Tortu due anni fa in Baviera).

Il disappunto di Tortu, nel vedere una maglia rossa alla sua destra davanti a lui al traguardo, è ben visibile: “Mi sono contratto dopo 50 metri, poi ho un po’ incassato, pagando quella partenza tecnicamente imperfetta: ero molto deluso, era una vittoria alla mia portata. Il 4×100? È un obiettivo a cui tengo molto, ma prima di parlarne dovrò digerire questo finale”.

L’altro finalista italiano Desalu ha invece commentato così: “Ci ho messo tutto, se fossi stato sciolto in finale mi sarei giocato il bronzo.”

Crediti fotografici: Grana/FIDAL

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Il Geppetto del terzo millennio? L’intelligenza artificiale. Pinocchio prende vita grazie all’intelligenza artificiale – .
NEXT Ravenna, si aggrava il bilancio delle vittime dell’incidente di via Sant’Alberto. È morto l’ex dirigente Romeo Giacomoni