Il Geppetto del terzo millennio? L’intelligenza artificiale. Pinocchio prende vita grazie all’intelligenza artificiale – .

Un progetto di Lux Holding in collaborazione con Pi School e Humans.tech. Il pupazzo parla grazie a ChatGPT

Nella storia eterna di Collodi è Geppetto a costruire Pinocchio partendo da un piccolo pezzo di legno, che magicamente parla. Nel terzo millennio, però, è l’intelligenza artificiale a prendere il posto dell’artigiano per dare voce a un burattino AI. Pi School e Humans.tech hanno annunciato la loro partnership con Lux Holding per creare il primo burattino di Pinocchio alimentato dall’intelligenza artificiale.

Pinocchio e la magia dell’intelligenza artificiale

Lux Holding detiene la proprietà intellettuale del progetto per il quale ha chiesto a Pi School e Humans.tech di creare un pupazzo che incarnasse una specifica personalità, delineata dal team creativo di Lux Holding attraverso una sceneggiatura. Il burattino è stato rivelato durante l’evento Questo è il Paese delle MeraviglieA Roma.

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“Abbiamo addestrato e perfezionato il modello linguistico principale, ChatGPT, attraverso tecniche avanzate di prompt engineering per catturare la natura giocosa e curiosa di Pinocchio”, ha affermato. Sébastien Bratieres, direttore AI della Pi School -. Per rendere le conversazioni più coinvolgenti, abbiamo integrato il modello Whisper per il riconoscimento vocale automatico (ASR), garantendo che potesse comprendere e rispondere accuratamente in italiano anche in ambienti rumorosi. Il nostro team di ingegneri ha lavorato duramente per garantire risposte rapide, supportando conversazioni in tempo reale con le persone”.

Il burattino è il eroe di uno dei libri più famosi della letteratura mondiale. Le trasposizioni cinematografiche, tra film e cartoni animati, dimostrano che la sua è una storia che ha ancora molto da trasmetterci. Da oggi anche grazie all’AI. «Non è stato progettato solo per rispondere alle domande, ma è in grado di supportare conversazioni coerenti con gli utenti – ha spiegato Marco Iacobelli, Responsabile del successo presso Humans.tech -. Può ricordare il nome dell’utente e archiviare le conversazioni per un breve periodo di tempo.” Poi c’è la voce, su cui ha lavorato il team. «Utilizzando tecniche di clonazione vocale di deep learning, partendo da una voce registrata in studio, abbiamo creato un suono naturale e vivido».

 
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