L’hanno usato una jeep come ariete lo sfondamento della vetrina principale, poi l’irruzione nel negozio Chanel a Parigi. Alcuni testimoni presenti hanno scattato delle foto. Tutto è accaduto all’alba di lunedì 10 maggio, un’azione rapida durata pochi minuti. L’L’aggressione è avvenuta poco dopo le 5, nell’elegante avenue Montaigne, ed è stata descritta come se fosse parte della scena di un film. Il bottino ammonterebbe a circa dieci milioni di euro.
La rapina
Una fonte della polizia di Parigi spiega come è avvenuto l’attacco alla gioielleria Chanel sull’elegante avenue Montaigne. È stata derubata all’alba, intorno alle 5 del mattino. I protagonisti della rapina sarebbero una banda di esperti criminali, le modalità dell’assalto lo dimostrerebbero. Prima sono entrati nel negozio con un ariete sfondando la vetrina principale, poi sono fuggiti a bordo di un secondo veicolo, che gli agenti parigini hanno descritto come molto potente da eludere le pattuglie che lo inseguivano e sparire nel nulla con la refurtiva. La jeep utilizzata per sfondare l’ingresso è stata data alle fiamme.
Non ci sono molti dettagli sul gruppo in fuga. Sono in corso indagini approfondite. È in corso una caccia all’uomo in tutta Parigi ma non è da escludere che i criminali possano già trovarsi fuori dalla capitale francese. La Procura di Parigi ha aperto un procedimento contro ignoti.
Il precedente
Il 18 maggio di quest’anno c’è stato un altro enorme assalto alla gioielleria di lusso Harry Winston – sempre nella stessa strada – non lontano dalla boutique Chanel. I ladri, almeno 4 persone tutte vestite di neroil volto distorto dai passamontagna, allora lo sarebbe scappato sparando in aria. Questo è quanto hanno riferito alcuni testimoni. Anche su questa rapina indagano i magistrati di Parigi e non escludono che le due rapine possano essere in qualche modo collegate tra loro. Così come non è escluso che il comando possa essere lo stesso. Gli investigatori francesi hanno fatto sapere che, almeno per ora, manterranno il massimo riserbo sulle indagini.
