G7, cominciamo. In mattinata l’incontro con Zelenskyj – .

G7, cominciamo. In mattinata l’incontro con Zelenskyj – .
G7, cominciamo. In mattinata l’incontro con Zelenskyj – .

La presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelenskijle risposte del presidente americano Joe Biden sulle strategie globali, una sessione con il Papà sulintelligenza artificiale. Un programma ricco di eventi, per a G7 record, con un numero di invitati senza precedenti (senza precedenti è invece la presenza del Pontefice domani).

Inizieranno questa mattina, sotto presidenza italiana, i lavori della 50esima edizione del vertice Borgo Egnazia fungere da sfondo per le discussioni su guerra, immigrazione, innovazione e futuro.
L’arrivo delle delegazioni del G7, ovviamente accolto con favore dal primo ministro Giorgia MeloniIn Puglia già da lunedì scorso, è previsto intorno alle 10.30. Tempo dei saluti di rito e alle 11 sarà il momento della prima seduta. Veri e propri dibattiti su temi molto caldi: si parlerà di Africa, cambiamento climatico e sviluppo.
Senza interruzione, intorno alle 12.30, si passerà ad una sessione molto attesa, quella dedicata al conflitto tra Israele e Hamas. Il G7 chiederà ad Hamas di accettare l’accordo di cessate il fuoco e a Israele di allentare l’”offensiva militare su larga scala” a Rafah, in linea con le linee guida provvisorie ordinate dalla Corte internazionale di giustizia dell’Aja.
Alle 14, pausa di 15 minuti per la foto dei leader del G7 con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, che soggiorna a Tarantino. Proprio alle 14.15 è previsto il dibattito con il numero uno ucraino, per fare il punto su un conflitto che ha visto i Sette Paesi schierarsi a favore del popolo ucraino dopo l’invasione russa. Dalle indiscrezioni che emergono sulla bozza finale c’è un impegno ad “aumentare la produzione e la consegna” di armi a Kiev, e un duro richiamo alla Cina di smettere di sostenere la guerra di Vladimir Putin fornendo tecnologie e componenti di armi, utili alla fabbricazione di armamenti. L’alleanza anti-Putin si concretizzerà a Borgo Egnazia anche con la firma dell’accordo di sicurezza tra Ucraina e Usa, mentre continuano le discussioni su come utilizzare i profitti degli asset russi congelati in Europa.
Alle 16 incontri bilaterali, mentre un’ora più tardi è previsto un evento collaterale sul Partenariato per le infrastrutture e gli investimenti globali, con la presenza di rappresentanti del settore privato.

La cerimonia e la cena

Cinque minuti prima delle 18 è previsto lo spostamento dei capi delegazione in un’altra struttura d’eccellenza del fasanese: il San Domenico Golf. È qui che alle 18.05 si esibiranno i paracadutisti della Folgore. Ed è sempre qui che, di lì a poco, sarà il momento delle foto di rito. Alle 18.30 i leader rientreranno nelle rispettive residenze, in attesa del trasferimento in elicottero da Borgo Egnazia al Castello Svevo di Brindisi, che vedrà la presenza anche del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’incontro con il Capo dello Stato – e anche qui immancabili foto – avverrà alle 20.30. Poi sarà il momento della cena, prima del rientro a Borgo Egnazia, previsto tra le 22.30 e le 23.30.
Ma intanto, riguardo all’agenda di lavoro, è emersa una questione sul diritto all’aborto: nella bozza del G7 sarebbe scomparso il punto in cui i Sette sottolineavano l’importanza di garantire “un accesso effettivo e sicuro all’aborto”. Il riferimento avrebbe dovuto rafforzare – come chiedevano soprattutto Francia e Canada – il comunicato finale del G7 di Hiroshima di un anno fa, che invece parlava di “accesso legale e sicuro”. Fonti della presidenza italiana hanno precisato che gli sherpa stanno ancora negoziando e che “tutto ciò che sarà contenuto nel documento finale sarà un punto finale del negoziato”. Nessuno dei Sette, sottolineano fonti italiane, ha chiesto di “eliminare” il punto sull’aborto dalla bozza, nella quale resta il riferimento alla parità di genere. Ma il proseguimento dei negoziati dimostra almeno una differenza nella sensibilità politica sulla questione. Con l’Italia di Giorgia Meloni che ha deciso di rafforzare l’apertura degli ambulatori alle associazioni Pro Life, e la Francia di Emmanuel Macron che a marzo invece ha inserito, con un sì bipartisan, il diritto all’aborto nella Costituzione. Mentre Joe Biden ha fatto della libertà di scelta delle donne, minacciata da Donald Trump, uno dei campi di battaglia della campagna elettorale in vista del voto di novembre.

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