Ha dato fuoco al cane Aron, non potrà più possedere animali. L’ordinanza che crea un precedente – .

Ha dato fuoco al cane Aron, non potrà più possedere animali. L’ordinanza che crea un precedente – .
Ha dato fuoco al cane Aron, non potrà più possedere animali. L’ordinanza che crea un precedente – .

Come richiesto dall’Organizzazione Internazionale per la Protezione Animale (Oipa) insieme alla Leal all’indomani della tragedia che ha commosso e indignato l’Italia interal’uomo che ha dato fuoco al Cane Arondeceduto in seguito alle gravissime ustioni riportate, non potrà più”possedere, acquisire e/o detenere a qualsiasi titolo, anche temporaneamente, animali di qualsiasi genere e specie, su tutto il territorio comunale”. Lo ha stabilito ieri, su proposta dell’assessore al benessere animale Fabrizio Ferrandelli, Sindaco Roberto Lagallache ha rilasciato un provvedimento interdittivo. La richiesta delle due associazioni è stata fortemente sostenuta anche dall’ Garante regionale dei diritti degli animali, Giovanni Giacobbe Giacobbe.

Il servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, la polizia municipale e le guardie zoofile dell’Oipa verificheranno periodicamente il rispetto del provvedimento. Qualora vengano trovati altri animali in possesso dell’uomo e dei suoi conviventi, verranno sequestrati e confiscati. L’Oipa diffonde il testo dell’ordinanza e allo stesso tempo auspica che analoghe ordinanze vengano emanate da tutti i Sindaci in caso di condanne per maltrattamento e/o uccisione di animali. Lo scorso gennaio l’associazione ha presentato denuncia alla Procura della Repubblica di Palermo per maltrattamento e uccisione di animali (articolo 544 ter comma 3 c.p.) e il suo Ufficio Legale, insieme alla Leal, hanno successivamente inviato al sindaco Lagalla una richiesta per l’emissione dell’ordinanza interdittiva arrivata ieri pomeriggio.

L’Oipa auspica da sempre un inasprimento delle pene per i reati di cui sono vittime gli animali, ancor più in un’era massmediatica come quella attuale. La moltiplicazione della pubblicazione di notizie di questo tipo determina un rischio di emulazione con la conseguenza della moltiplicazione del fenomeno. Lo Stato se ne fa carico. I soggetti violenti e pericolosi nei confronti degli animali vanno puniti severamente: gli animali sono esseri senzienti, tutelati ormai anche dalla Costituzione all’articolo 9. «I soggetti crudeli verso gli animali sono soggetti pericolosi che possono facilmente passare dagli animali all’uomo. L’ordinamento dovrebbe considerare anche questo“, commenta il presidente dellaOipa, Massimo Comparotto.

 
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