Sedici anni senza Marco, morto in un incidente sulla A20 – .

Sedici anni senza Marco, morto in un incidente sulla A20 – .
Sedici anni senza Marco, morto in un incidente sulla A20 – .

I due anziani genitori di Marco Pistone Nascone aspettano risposte da sedici anni. Esattamente sedici anni fa, il loro ragazzo si recava a Messina per sostenere un esame universitario che probabilmente avrebbe superato brillantemente, come sempre.

Ma purtroppo Marco non potrà mai sedersi in aula per quell’esame. Mentre percorreva la A20 in direzione Messina, in prossimità dello svincolo di Milazzo, ha perso il controllo del veicolo e si è schiantato contro il guard rail. La sua macchina è stata tagliata in due e Marco è morto sul colpo in maniera straziante.

La causa della morte di Marco, secondo il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, sarebbe imputabile all’inadeguatezza e comunque al cattivo stato di manutenzione del guardrail e il CAS – concessionario e gestore dell’autostrada – avrebbe dovuto provvedere ad un risarcimento per i danni nei confronti familiari. Da qualche anno la parola è passata alla Corte d’Appello che dovrà decidere se confermare o meno la sentenza di primo grado. Un giudizio in cui l’attività delle parti si è conclusa da pochi mesi e che attende quindi a breve il deposito della sentenza.

Sedici lunghi anni in cui Sant’Agata di Militello non ha dimenticato la figura di Marco Pistone, un giovane dalle forti qualità umane, impegnato nel sociale, attivo in Parrocchia, nello scoutismo, nel volontariato, sempre generoso e disponibile, sempre pronto per aiutare i più fragili, i più deboli. Sant’Agata coltiva con immensa partecipazione il ricordo di questo virtuoso ventenne, che si era distinto nella sua comunità ed era diventato punto di riferimento per i più giovani che ancora lo ricordano con affetto con tanti eventi pubblici e che si rivolgono a lui – anche su un gruppo social a lui dedicato – come se la morte non avesse mai interrotto questo profondo legame.

Qualche anno fa l’amministrazione comunale di Sant’Agata Militello ha intitolato alla memoria di Marco una piazza, non lontano dalla casa dove vivono ancora Biagio e Santina, i suoi anziani genitori. Presso il cimitero comunale, le spoglie del giovane riposano in un piccolo mausoleo – anch’esso situato in un’area messa a disposizione dal Comune – meta di un pellegrinaggio davvero incessante di amici che non lo hanno mai dimenticato. Le manifestazioni in ricordo di Marco sono diventate appuntamenti fissi, momenti di riflessione e ricordo collettivo, ma soprattutto occasioni per riaffermare i valori di solidarietà e altruismo che lui incarnava.

E non mancano momenti di riflessione sulla sicurezza delle infrastrutture stradali. I genitori di Marco e un’intera comunità, anziché attendere l’esito del processo, sperano che la morte del giovane non sia stata vana e che il suo sacrificio possa servire a salvare altre vite attraverso un’attenzione sempre maggiore alle problematiche legate alla sicurezza stradale.

 
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