Caso Toti, il gip respinge la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per il governatore della Liguria. Proseguono le indagini della Procura di Genova

Caso Toti, il gip respinge la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per il governatore della Liguria. Proseguono le indagini della Procura di Genova
Caso Toti, il gip respinge la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per il governatore della Liguria. Proseguono le indagini della Procura di Genova

Il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni ha respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari del governatore Giovanni Totisottoposto agli arresti domiciliari il 7 maggio nell’ambito di un’indagine della Procura di Genova con l’accusa di corruzione, scambio di voti e falsificazione.

L’avvocato difensore di Toti, Stefano Saviaveva presentato l’istanza lo scorso 10 giugno, chiedendo la revoca del provvedimento o, in alternativa, il suo allentamento.

In una nota del presidente ad interim della Regione Liguria, Alessandro Piana, si legge: «La decisione di respingere la richiesta di revoca della scarcerazione di Giovanni Toti ci lascia delusi. Avremmo voluto che il governatore eletto democraticamente a larga maggioranza potesse tornare a pieno titolo alle sue funzioni. Il nostro dovere, come abbiamo dimostrato nelle ultime settimane, è farlo portare avanti i lavori del Consiglio regionale, continuando a favorire lo sviluppo della Liguria in tutti i settori” – conclude poi – “Siamo vicini a Giovanni, speriamo possa rientrare al più presto, dimostrando di aver sempre agito nel supremo interesse dei liguri e dei territorio”.

Savi ha così commentato la decisione del tribunale: «Si ripetono cose dette, poi l’idea di pericolosità passa attraverso questa idea che chiunque sia indagato per un reato è quasi infinitamente pericoloso. Vorrei capire quanto dura il pericolo, tenendo conto che la decisione fa riferimento anche a possibili elezioni nel 2025″. Alla domanda sulla reazione di Toti alla notizia, Savi ha risposto: «era d’accordo che doveva farlo ricorrere alla revisione».

Cosa apprendiamo dall’ordinanza

Nell’ordinanza il giudice Faggioni ha evidenziato che «l’esigenza cautelare connessa all’art pericolo concreto ed attuale di reiterazione di analoghe condotte criminose. A questo proposito, ciò che rileva, innanzitutto, sono le modalità stesse delle condotte criminose contestate così come emerse nel corso delle indagini, dalle quali emerge con chiarezza la sistematicità del meccanismo corruttivo, ribadito per un arco di tempo non trascurabile”. Il giudice ha precisato che «in occasione ed in concomitanza con ciascuna delle quattro competizioni elettorali che si sono susseguite nell’arco temporale della presente indagine (circa 18 mesi) – elezioni amministrative di Savona (ottobre 2021), elezioni amministrative di Genova (giugno 2022), elezioni politiche nazionali (25 settembre 2022) e amministrative di Ventimiglia e Sarzana (maggio 2023) – l’indagato, pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha reso disponibile la sua funzione, i loro poteri e il loro ruolo, a favore di interessi privati, in cambio di finanziamenti, promessi ed effettivamente concessi. Questo meccanismo è stato accertato con riferimento a due diversi imprenditori, gli Spinelli e i Moncada”.

Proseguono le indagini a Genova

Le indagini sono in pieno svolgimento e coinvolgono funzionari e dirigenti della Regione Liguria, che potrebbero subire pressioni da parte dell’indagato. Il giudice ha menzionato anche «i comportamenti elusivi tenuti da Toti nel corso delle indagini», come gli incontri riservati sulla barca degli Spinelli o in Aldo Spinelli, dove si scambiavano favori evitando discussioni pubbliche. Inoltre, nei luoghi pubblici sono stati scelti i luoghi meno frequentati evitare controlli investigativicome ad esempio un incontro presso «Le Cicale – Bistrot» ad Albaro, che sarebbe stato scelto a causa del rumore del traffico che rendeva difficile l’ascolto delle conversazioni.

Sulla decisione di respingere la richiesta di revoca degli arresti domiciliari avrebbe pesato qualcuno Conversazioni di WhatsAppcompreso quello tra Toti e il suo segretario Marcella Mirafioriche rivelerebbe un incontro nel Principato di Monaco e l’organizzazione di una cena di raccolta fondi con Aldo Spinelli.

Conversazioni, come quella successiva a un incontro sulla barca di Spinelli nel settembre 2021, avrebbero evidenziato ulteriormente operazioni finanziarie sospette.

“È un cittadino italiano che si difende da un’accusa che riteniamo ingiusta – ha detto Savi – e sta tentando, anche se a qualcuno non piace, tutto ciò che la legge gli mette a disposizione per poter contestare tale disposizione”. Non è escluso che possa chiedere un incontro con i rappresentanti dell’ partiti di maggioranza “anche visto che le decisioni che dovrà prendere non possono essere prese da soli” quindi “certamente sì, potrebbe esserci un’istanza in questo senso”, ha concluso. (Tutti i diritti riservati)

 
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