Dybala con Morata e Chiesa, il progetto del tridente della Roma
(Monica Colombo) Dybala-Morata-Chiesa. Oggi è un progetto d’attacco, domani chissà. La Roma di Friedkin, dopo aver perso Lukaku – tornato al Chelsea in attesa di un nuovo incarico – progetta un reparto offensivo da sogno. Dybala, che ha già gentilmente declinato la proposta di Al Nassr, intende rimanere la pietra angolare della squadra del futuro. Tanto da perorare anche la causa giallorossa Álvaro Morata che, come ha confidato in un’intervista a El Larguero, sta pensando di lasciare l’Atletico Madrid.
«Se vedo che vogliono comprare otto attaccanti, immagino di non essere più la priorità del club. La cosa più semplice per me è non giocare in Spagna: per la mia vita e per quello che percepisco quando esco, è meglio che vada a giocare all’estero” ha dichiarato il 31enne attaccante. E’ coperto da una clausola rescissoria non altissima, di 15 milioni; il problema dell’operazione è rappresentato dalle assunzioni. Lo spagnolo, infatti, guadagna 6,5 milioni di base fissa più bonus l’eliminazione dei benefici fiscali del Decreto Crescita ostacola la buona riuscita dell’operazione: va detto che pur di tornare a giocare con Dybala, Morata sarebbe disposto a ridurgli l’ingaggio. Lina Souloukou, amministratore delegato della Roma, ha già chiesto informazioni ad Andrea Berta, uomo mercato dei Colchoneros: l’affare potrebbe decollare in caso di trasferimento di Abraham in Premier League.
