L’argento brilla più dell’oro. Citazioni verso l’alto – .

L’argento brilla più dell’oro. Citazioni verso l’alto – .
L’argento brilla più dell’oro. Citazioni verso l’alto – .

UNA DOMANDA CRESCENTE e un’offerta insufficiente. È proprio il mix di fattori che potrebbe spingere al rialzo i prezzi dell’argento, il cui rally sui mercati finanziari è probabilmente solo all’inizio. La pensa così Benjamin Louvet, che dirige la divisione dedicata alle materie prime presso la società di investimenti Ofi Invest AM. Quando si parla di metalli preziosi, nella comunità finanziaria l’attenzione è focalizzata soprattutto sull’oro, considerato il bene rifugio per eccellenza. Ma oggi, secondo Louvet, le prospettive sembrano molto positive soprattutto per l’argento, innanzitutto per un motivo: è l’unica materia prima il cui valore dipende in larga misura sia dall’industria che dalla finanza. Da un lato, infatti, l’argento è una riserva di valore, anche se più volatile dell’oro. D’altronde, sottolinea il responsabile Ofi AM, si tratta di un metallo prezioso ampiamente utilizzato nello sviluppo di circuiti, cablaggi e altri componenti elettronici come quelli presenti nei nostri smartphone.

Ma l’argento è presente anche in numerosi modelli di automobili ed è ampiamente utilizzato anche nel settore farmaceutico o in quello delle biotecnologie come biocida di nuova generazione. “Tutti questi utilizzi sommati alle difficoltà nel trovare un valido sostituto in natura stanno ponendo le basi per una profonda trasformazione del mercato”, continua Louvet, prevedendo che questo metallo prezioso sarà caratterizzato da una robusta crescita della domanda, ma anche da un’offerta che farà fatica a soddisfarlo, decretando così un forte trend al rialzo del prezzo. L’esperto Ofi AM sottolinea infatti che nel 2023 la produzione complessiva di argento è stata di 29mila tonnellate, di cui 23.800 provenienti dalla cosiddetta “output primario”, cioè dalle attività minerarie. Solo poco più di 5mila tonnellate sono frutto di operazioni di riciclo. Se a queste quantità si aggiunge la produzione delle miniere attive o delle attività pianificate, la quantità totale di metallo disponibile raggiunge le 107.812 tonnellate, che equivalgono a quattro anni di produzione ai tassi attuali. Vanno infine conteggiate le riserve d’argento, che si stimano nell’ordine di 530mila tonnellate, corrispondenti ad appena 20 anni di estrazione. Louvet sottolinea inoltre che, come accade per altre materie prime, anche nel settore dell’estrazione dell’argento si registrano disordini, scioperi e un malcontento diffuso tra la popolazione dei maggiori paesi produttori. Il che ovviamente crea ulteriori freni alla produzione globale.

Questi numeri dimostrano chiaramente che l’offerta di questo metallo prezioso sta diventando sempre più scarsa. Sul fronte opposto, la domanda non accenna a rallentare e nel 2023 è stata pari a 33mila tonnellate, provocando per il terzo anno consecutivo un deficit di mercato del 15%. Ciò che richiede grandi quantità di argento è soprattutto quel variegato insieme di attività legate alla transizione energetica come la realizzazione di sistemi di energia solare. Secondo le stime più accreditate, il business green da solo ha assorbito più del 15% del fabbisogno globale di argento nel 2023 e nel 2024 arriverà al 20%, rispetto al 5% del 2014. È vero che ci sono produttori che stanno già cercando sostitutivi come il rame, ma attualmente devono affrontare due grossi ostacoli: la peggiore resa di questo materiale rispetto all’argento e il forte aumento della domanda che sta riscontrando anche il rame.

 
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