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Disuguaglianze tra Regioni, Sanità, Asl: urgente risolvere il tema della mobilità e delle liste di attesa
Con oltre 7,6 milioni di ricoveri per acuti censiti nel 2022, non si può nascondere la polvere sotto il tappeto corto creato dal DM 70/2015. Riteniamo sia urgente affrontare in modo definitivo le criticità che circondano il Servizio Sanitario Nazionale come quelle delle liste di attesa e della mobilità sanitaria interregionale che creano disuguaglianze. dichiarano Anna Rita Amato e Antonino Gentile del Consiglio Nazionale del Sindacato Operatori Sanitari dell’ULS.
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Nell’ultimo rapporto SDO presentato al Ministero della Salute sono emersi dati scoraggianti sulla costante trasformazione degli ospedali nella parte chirurgica dell’attività a scapito della parte medica. Riteniamo che questa evoluzione sia dovuta alla maggiore remunerazione dei DRG chirurgici (Day Surgery in primis) che sono molto più remunerativi di quelli legati alle patologie croniche. Dai flussi informativi SDO analizzati, pilastri della programmazione sanitaria, si evidenziano percorsi di cura che molto spesso sono legati alla mobilità passiva e alle liste di attesa. Sul tema dell’appropriatezza dei ricoveri, al netto del probabile opportunismo di chi trarre profitto dalla salute, sono urgenti efficaci azioni di miglioramento e maggiori controlli da parte degli organi competenti – perProvengono dall’Unione ULS-.
Costringere i cittadini a spostarsi dalla propria regione per ottenere cure migliori, magari rivolgendosi al privato accreditato attraverso la mobilità passiva, continua a creare pericolose e insopportabili disuguaglianze che devono essere affrontate innanzitutto aprendo posti letto negli ospedali pubblici e riempiendo le lacune nell’organico di medici e infermieri senza se e senza ma. Le risorse economiche vanno reperite dove sono, anche se nessuno osa toccarle, e destinate alla sanità pubblica perché è l’unico diritto costituzionalmente garantito a chi ha un problema di salute – Concludono Amato e Gentile-.
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