Huub Artz vince la settima tappa – .

Huub Artz vince la settima tappa – .
Huub Artz vince la settima tappa – .

La prima fuga da questo Giro Next Gen si è concretizzato solo nella settima tappa, che ben si prestava agli attacchi da lontano. La vittoria va a Zocca Hub Artznato nel 2002 Wanty-ReUZ-Technordcon un contratto biennale già assicurato con la squadra World Tour. Il corridore olandese si è messo in mostra più volte in questa stagione anche tra i professionisti, e può essere considerato uno dei corridori più versatili tra gli under 23. Forte nel ritmo, con una buona partenza veloce, una certa attitudine per le classiche (ha vinto la categoria Gent-Wevelgem) e anche per le salite con il cambio come quella di oggi.

Una salita che non ha certo favorito l’azione dei big della classifica generale, che dopo l’impegno di ieri a Fosse si sono lasciati andare oggi senza emozionarsi troppo, salvo un paio di tentativi di Leone Bisiaux. Una situazione che torna a vantaggio Jarno Widarche non ha mai dovuto soffrire troppo per portare a termine un’altra giornata di gestione della sua maglia rosa.

Giro Next Gen, la cronaca della settima tappa

Non distribuito Matteo Scalco (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), che ieri è uscita completamente dalla classifica, lasciando ad Alessandro Pinarello gradi di capitano unico, però Luca Paletti anche lui è riuscito a rientrare nei primi quindici con una buona prestazione sulla salita delle Fosse.

C’è molto terreno pianeggiante prima della salita finale verso Zocca, e c’è spazio per una grande fuga. All’attacco Noa Isidoro (Decathlon AG2R Il Team Mondiale di Sviluppo), Luca Dressler (Banca PSD Lotto Kern-Haus), Lorenzo Peschi (Magazzini Generali-Essegibi-F.Lli Curia), Samuele Privitera (Hagens Berman Jayco), Callum Thornley (Trinity Racing), Alessandro Borgo (Biesse-Carrera), Alessandro Romele (Team di sviluppo di Astana Qazaqstan) e Hub Artz (Wanty-ReUz-Technord). Ce ne sono per gli otto attaccanti quasi sei minuti avanti a metà tappa, in quello che con i suoi 180 chilometri è il tratto più lungo di questa edizione.

Un distacco che resta considerevole man mano che si avvicina la salita finale, perché nessuna squadra si prende l’onore dell’inseguimento, e solo la lotta tra i treni per la posizione dei capitani aumenta l’azione del gruppo. Nonostante la mezza sconfitta di ieri, Tudor continua a prendere in mano la situazione per aiutare Mathys Rondel, che vuole subito riprendersi i secondi persi ieri.

Huub Artz prende il volo, dietro non c’è niente da fare

Davanti Artz prova subito a cambiare ritmo e sfiorare il gruppo di testa, seguito solo da Privitera e Thornley. Il ritmo del Tudor ha portato il distacco sotto i tre minuti a -8 dalla vetta, ma il primo vero sussulto è quelloattacco di Leo Bisiaux (Decathlon AG2R). Il francese porta con sé Fabian Weiss (Tudor) e Darren van Bekkum (Team Visma Noleggio Bici). Il francese è il principale motore di questo tentativo, nonché l’unico in corsa per la classifica (sesto a 2’10” da Widar). A quel punto è il Generazione Z degli Emirati Arabi Uniti si spende per andare a chiudere, e anche dopo aver recuperato Bisiaux continua a dettare il ritmo per una possibile azione Pablo Torres.

Leo Bisiaux è il più attivo tra gli uomini in classifica ©Decathlon AG2R La Difesa

La questione della vittoria di tappa è ristretta ai tre battistrada e si risolve a quattro chilometri dal traguardo. Huub Artz accelera e riesce a staccarsi dalla ruota di Thornley e Privitera, che non riescono a tenere il passo dell’olandese. Il pilota di Wanty arriva al traguardo tutto solo, con 25” di vantaggio sullo scozzese del Trinity, che nel frattempo è riuscito a sopravanzare anche Privitera. Chiudono anche gli altri italiani in fuga, con Borghi al quarto posto davanti a Romele e Peach.

Un gruppo maglia rosa ancora abbastanza numeroso arriva a 2’26” perché le pendenze nel finale non favoriscono gli attacchi ma solo lo sprint finale. Un Bisiaux molto generoso ci riprova più volte, assieme José Ramón Muñiz (Petrolike), ma alla fine non ci saranno lacune. Widar arriva quindi ancora in maglia rosa alla vigilia dell’ultima tappa, con 52” di margine su Torres e 58” su Rondel e Pau Martida somministrare nella frazione di domani con arrivo a Forlimpopoli, in cui si ripeterà quattro volte la salita di Bertinoro.

 
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