inizia la stagione d’oro di una delle tipologie nascenti – .

inizia la stagione d’oro di una delle tipologie nascenti – .
inizia la stagione d’oro di una delle tipologie nascenti – .

Che sia per un pranzo in riva al mare o per un aperitivo al tramonto, l’estate è la stagione d’oro dei vini rosati, una delle tipologie in ascesa nei gusti dei consumatori (cresciuti dell’1% a volume e del 7% a valore nel primo trimestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, secondo i dati Circana). Oggi, nel mondo, 1 bottiglia di vino su 10 è rosato, una tipologia in costante crescita negli ultimi 10 anni, secondo l’Observatoire Mondial du Rosé, e di cui l’Italia rappresenta il 9% della produzione e il 5% dei consumi mondiali campionati, dominati dalla Francia (rispettivamente con il 35% e il 34%). E se nel Belpaese il vino rosato ha un luogo e una data di nascita scolpiti nella storia (Salice Salentino, terra di Leone de Castris, dove fu imbottigliato nel 1943 il primo rosato italiano dal nome americano, il Five Roses), il 28 giugno si festeggia International Rosé Day, e le cantine italiane, dal Trentino alla Calabria, vantano un’offerta sempre più ricca di vini in versione rosa: dal Trentodoc Extra Brut Rosé di Maso Martis al Franciacorta Brut Rosé di Lantieri de Paratico, dal Bolgheri Rissoa di Tenuta di Campo di Sasso a Puntabella, il primo rosato firmato dal brand umbro Arnaldo Caprai, dal calabrese Scassabarile della cantina Santa Venere fino all’Erse Rosato, prodotto sull’Etna dalla Tenuta di Fessina.
L’Extra Brut Rosé di Maso Martisuno dei marchi più importanti dello spumante italiano, è un vero e proprio omaggio al Pinot Nero: un Metodo Classico di notevole carattere, strutturato e profondo, incoronato Miglior Rosé del Mondo nella classifica 2023 “The World’s Best Rosés” di Wine Searcher, il portale più famoso per monitorare e confrontare i prezzi del vino a livello mondiale.
Il Brut Rosé Franciacorta firmato da Lantieri de Paratico è uno spumante prodotto con 75% Pinot Nero e 25% Chardonnay. La rifermentazione avviene in bottiglia ed il vino rimane a maturare sui lieviti per un periodo di 30 mesi.
Nel Rissoa (Cabernet Franc con una piccola aggiunta di Syrah), firmato Tenuta Campo di Sasso, il carattere del terroir di Bibbona e della costa toscana si sposa con lo stile provenzale, dando vita ad un’affascinante alchimia che profuma di mare e di pinete estive. Puntabella (prima uscita anno 2023) è il primo rosato firmato da Arnaldo Caprai, il brand umbro che ha lanciato il Sagrantino sulla scena internazionale: è prodotto sulle rive del Lago Trasimeno da uve Sangiovese (60%) e Grenache (40%), chiamato anche Trasimeno Gamay. Un rosato dall’interpretazione francese, ma dal carattere squisitamente umbro, che prende il nome da Puntabella, uno dei punti panoramici più suggestivi del Lago Trasimeno.
Dal sud arriva invece lo Scassabarile, firmato dall’azienda Santa Venereun vino biologico realizzato con uve 100% Marsigliana Nera: il suo nome evoca un’antica strada di collegamento tra la Calabria e Napoli, che costeggia il vigneto dove crescono le viti Marsigliana Nera, chiamato Serralombardi Scassabarile.
Infine, Erse Rosato, di Tenuta Fessina è un vino vulcanico che nasce dalle pendici dell’Etna ed è prodotto con uve Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, due vitigni autoctoni siciliani.


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