Se è vero il detto che gli alberi più lenti a crescere sono quelli che danno i frutti migliori, è lecito aspettarsi che la Fiorentina si dedichi quanto più tempo possibile alla ricerca del prossimo centravanti, valutando tutte le possibili mosse in campo. intricate scacchiere di mercato, con l’obiettivo di andare a dama, si spera, una volta per tutte. D’altronde il ds viola Daniele Pradè, nella conferenza stampa di fine stagione, è stato chiaro: servono idee vere e chiare per non ripetere gli errori del post-Vlahovic e pazienza, perché “l’attaccante forte aspetta prima il mercato dei top club”. Questo è il motivo per cui la gestione del Giglio, nonostante l’interesse dimostrato fin dall’anno scorso Mateo Retegui e quanto emerso nelle ultime ore per Alessandro Sorlothvuole valutare con parsimonia e in grande dettaglio tutte le opzioni a sua disposizione. L’ipotesi che porta a Lorenzo Lucca non è quindi scomparsaNel mirino di diverse squadre di Serie A (tra cui, appunto, la Fiorentina) nonostante sia appena stato acquistato dall’Udinese per circa 9 milioni di euro e abbia firmato con i friulani un contratto fino a giugno 2028.
L’INCONTRO CON L’AGENTE – Come vi abbiamo già raccontato nei giorni scorsi (CLICCA QUI), questa potrebbe essere la settimana in cui si passa dai sondaggi ai colloqui veri e propri. Nei prossimi giorni, infatti, gli uomini mercato della Fiorentina incontreranno l’entourage del giocatore per capire meglio quali possano essere i margini di trattativa.. L’arrivo di Palladino a Firenze sembra sicuramente aver riportato definitivamente la pace tra la Fiorentina e l’agente dell’attaccante Giuseppe Risoche ha tra i suoi vari clienti anche lui Marco Brescianini, Valentino Carboni E Daniele Maldini. Chissà, magari ci sarebbe il modo di allargare il discorso anche ad altri giocatori nel mirino di Pradè e Goretti. Restando però sul Lucca, è difficile pensare che l’Udinese possa accettare di provare il proprio attaccante per una cifra inferiore a quella prevista 15 milioni di euro.
UN 9 ADATTO AL GIOCO DEL PALLADINO – Il classe 2000 è reduce da una stagione complessivamente positiva, non tanto per il bottino raccolto (9 gol in 39 presenze non sembrano far gridare al “crack”), ma per aver messo in luce qualità che lo rendono davvero unico nel suo genere. Anche se l’imponente struttura finisce oltre due metriLucca è comunque dotata di abHa una buona tecnica e ama venire a prendere la palla e parlare con i suoi compagni di squadra. E questo è certificato anche dai 4 assist registrati durante l’anno. Le sue caratteristiche sono simili a quelle che possono essere attribuite a Harry Kane (chiaramente il paragone va preso con le pinze!) e quello si adatterebbero molto bene allo stile di gioco di Raffaele Palladinoche nella sua esperienza a Monza aveva in quel ruolo due colossi come Petagna e Djuric.
