Legnano coltiva arte e bellezza, 180 all’incontro con il direttore della Pinacoteca di Brera – .

Legnano coltiva arte e bellezza, 180 all’incontro con il direttore della Pinacoteca di Brera – .
Legnano coltiva arte e bellezza, 180 all’incontro con il direttore della Pinacoteca di Brera – .

Nella serata di lunedì 17 giugno si è svolto l’incontro dal titolo “La bellezza salverà il mondo? – Prendersi cura dell’arte, ricchezza dell’Italia” con Angelo Crespinominato direttore della Pinacoteca di Brera nel dicembre 2023, e Luigi Mascheroni, giornalista de “Il Giornale”. L’evento rientra in un ciclo di incontri ideati dal Consiglio di Amministrazione dell’ Famiglia legnanese in occasione del Centenario della città di Legnano con l’obiettivo di creare occasioni di confronto e riflessione su temi culturali e di attualità. Lunedì 17 si è svolto il secondo appuntamento di questo ciclo di appuntamenti culturali, il primo si è svolto al teatro Tirinnanzi a marzo e ha visto protagonista il giornalista Nicola Porro, ed è stato molto apprezzata dal numeroso pubblico presente con circa 180 partecipanti.

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Incontro “La bellezza salverà il mondo?” con Angelo Crespi 4 di 8

Il nostro patrimonio artistico

Tra le riflessioni formulate nel corso della serata anche l’importanza del patrimonio artistico per il nostro Paese. «L’Italia ha un privilegio straordinario, – ha detto Luigi Mascheroni – quello di essere ricchissimo di opere d’arte e di avere una tradizione culturale incredibile ma, proprio per questo, ha un’enorme responsabilità. L’arte e la cultura senza tutela e cura non sono nulla. Il fatto di vivere in un paese che ha una diffusione capillare dell’arte come l’Italia è qualcosa di unico, siamo a 200 metri dalla Basilica di San Magno dove è conservata una delle opere più belle del ‘500 lombardo e non solo. Il fatto di avere a che fare con città che sono ricche di opere straordinarie in ogni luogo – ha continuato Mascheroni – comporta un obbligo di tutela e di conservazione ma soprattutto la consapevolezza di essere privilegiati e quindi sapere cosa ci regala l’arte ogni giorno.”

«Il patrimonio che ci circonda è la nostra identità – Egli ha detto Angelo Crespi – e inesauribile da cui emana non solo bellezza ma identità. Quando noi italiani andiamo all’estero siamo orgogliosi del fatto che ci considerino gli eredi del Medioevo, del Rinascimento e del Barocco. Siamo gli inventori di tutto e quindi il nostro patrimonio artistico ci determina ed è ciò che veramente ci distingue. Non tutti hanno la fortuna di vivere in questa cosa perfetta e bella che è compenetrazione tra natura e arte, cioè il lavoro umano, e questa bellezza ci ispira con bellissime soluzioni a problemi complessi».

Palazzo Citterio con vista sulla Grande Brera

Durante l’incontro, ilapertura al pubblico di Palazzo Citterio che si svolgerà a dicembre. «Nel ’72 – ha spiegato Angelo Crespi – lo Stato italiano acquistò un edificio accanto all’Orto Botanico chiamato Palazzo Citterio, un edificio del XVIII secolo, e lo fece con l’idea di ampliare la Biblioteca. Dal ’72 ad oggi l’edificio è rimasto chiuso e sono stati eseguiti 4 o 5 lavori di ristrutturazione. Io – continuò Crespi – Avrò la fortuna di aprire al pubblico il prossimo 7 dicembre questo Palazzo, dove verranno trasferite due importanti collezioni di arte moderna che comprende capolavori di Boccioni, Modigliani, Morandi, De Pisis, Carrà, Sironi e perfino Picasso”. Palazzo Citterio è attualmente aperto al pubblico per un mese con la mostra Swarovski.

L’Accademia di Brera e la città di Legnano

Le riflessioni sull’ collegamento tra Legnano e l’Accademia di Brera. Va infatti ricordato che “Civitas”, il Peso del Palio 2024, è stato realizzato da 4 allievi dell’Accademia. Così come il cilindro di plexiglass che viene donato ai donatori delle borse di studio della Fondazione Famiglia Legnanese è stato realizzato da Francesca Petricci dell’Accademia di Brera, anche gli studenti hanno collaborato al restauro della chiesa di Sant’Ambrogio ed è attualmente è esposto il dipinto di Hayez “I consoli milanesi stracciano e calpestano il decreto del Barbarossa”, che ricorda la celebre Battaglia di Legnano, in prestito da Brera. «Legnano fa delle ottime cose con l’Academy – ha detto Crespi – iIl fatto che i giovani possano lavorare su temi così importanti producendo cose nuove aumenta la consapevolezza di come l’arte possa salvare la bellezza e, come diceva Dostoevskij, il mondo”.

Restaurare è prendersi cura

Angelo Crespi ha poi spiegato il vero significato del restauro, che non è solo “preservare” l’opera d’arte ma è molto di più. «La cosa che mi rende più felice – ha detto Angelo Crespi – è che l’attenzione alla formazione dei restauratori resta uno dei focus principali dell’Accademia. Il tema del restauro è fondamentale perché dobbiamo formare persone consapevoli dell’importanza del mantenimento e della conservazione del nostro patrimonio. Non si tratta semplicemente di “conservare” ma di mediare il valore che sta alla base del restauro, che è quello di prendersi cura».

Il prossimo incontro del ciclo di eventi per il Centenario della città sarà subito successivo all’estate e sarà caratterizzato Paolo Mieliche parlerà principalmente di storia.

 
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