Sansone, l’uomo verde della “svolta verde” dell’Ue, ora lavora per il colosso del gas – .

Sansone, l’uomo verde della “svolta verde” dell’Ue, ora lavora per il colosso del gas – .
Sansone, l’uomo verde della “svolta verde” dell’Ue, ora lavora per il colosso del gas – .

L’ex braccio destro di Frans Timmermans – padre del deleterio “Green Deal europeo“fallito nelle ultime elezioni – si chiama Diederik SansoneAttivista di Pace verde e leader del Partito Laburista dal 2012 al 2016, è stato capo di gabinetto di Timmermans nella scorsa legislatura, fino a diventare esponente del Verdi ha deciso di candidarsi alle elezioni generali olandesi.

Un ambientalista tutto d’un pezzo, fedele al vangelo di il riscaldamento globale ovviamente causati dall’uomo e a tutti i dogmi di transizione energetica. Ebbene ieri Sansone, il verdissimo Sansone che si batteva per abolire gradualmente il combustibili fossiliè stato nominato presidente del consiglio di sorveglianza della compagnia statale del gas Gasunie.

Leggi anche: Alessandro Campi: “Bruxelles non può ignorare l’ondata della destra”

Un appuntamento che ieri ha scatenato l’ilarità sui social network, che hanno deriso il dietrofront del guardiano olandese del Green Deal. “Siamo estremamente lieti che Diederik Samsom entri a far parte del nostro consiglio di sorveglianza”, ha affermato da parte sua. Tim van der Hagenvicepresidente del consiglio. “La vasta conoscenza di Samsom del settore energetico nazionale e internazionale, nonché il tempo trascorso nel Parlamento olandese e nella Commissione europea, gli hanno permesso di dare un contributo significativo alla realizzazione delle ambizioni strategiche di Gasunie”, ha aggiunto van der Hagen.

Leggi anche: Auto elettrica, l’effetto del voto: il “no” di Berlino non basta più a paralizzare l’Ue

Samson ha commentato la sua nomina come segue: Gasunie contribuisce alla sicurezza energetica e al raggiungimento degli obiettivi climatici in Olanda e dentro Germania, che mi ha motivato a entrare a far parte del consiglio. Insomma, il gas è diventato ecologico e contribuirà al raggiungimento degli “obiettivi climatici”. I Verdi, del resto, esercitano da giorni pressioni sul governo DPI in modo che il perimetro della nuova maggioranza al Parlamento europeo venga esteso ai Verdi, sconfitti alle urne. Ieri Terry Reintkeco-presidente del gruppo Verde, ha rilasciato un’intervista a Corriere in cui ha ribadito l’intenzione di aderire alla maggioranza di un possibile bis Ursula von der Leyen. «Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità in una coalizione di maggioranza con le forze democratiche. Siamo per la continuazione del Green Deal, senza fare passi indietro, per la democrazia e lo Stato di diritto. Una cosa è chiara: i Verdi non faranno parte di una maggioranza con l’estrema destra. In tutta l’UE e oltre, è chiaro che l’alleanza con l’estrema destra porta a un arretramento dei diritti umani e dell’azione per il clima e indebolisce istituzioni stabili e democratiche”.

Reintke ha poi utilizzato sui Verdi le solite ricette trite e trite dell’ideologia politicamente corretta: «Il recente alluvioni nel Nord Italia e in Germania o nel Siccità in Spagna e Grecia dimostrano che il cambiamento climatico è già in atto: dobbiamo accelerare i nostri sforzi per sostenere i cittadini vulnerabili che ne subiscono le conseguenze, come i piccoli agricoltori. Negli ultimi mesi il PPE si è presentato come il “partito del clima” e noi siamo pronti a portare avanti con loro il Green Deal. Nella scorsa legislatura i Verdi hanno spesso votato con la maggioranza, mentre i Verdi hanno votato con la maggioranzaEcc. non ha votato. Noi portiamo stabilità e affidabilità, l’ECR non è un partner affidabile e offre solo instabilità.”

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT fare la coda nonostante il caldo – .