Un detenuto di 24 anni si suicida inalando il gas da una bomboletta da campeggio – .

Un detenuto di 24 anni si suicida inalando il gas da una bomboletta da campeggio – .
Un detenuto di 24 anni si suicida inalando il gas da una bomboletta da campeggio – .

Pubblicato: 28/06/2024 15:30

“Purtroppo ieri nelle carceri del Lazio è stata una giornata molto critica. Da quando abbiamo appreso nel carcere di Frosinone – detenuto italiano, 24 annisottoposto più volte a TSO si è suicidato inalando gas. A darne notizia è il segretario generale della Fns Cisl Lazio, Massimo Costantino. A rendere noti i tragici particolari è Stefano Anastasia, garante dei detenuti nel Lazio: “Il giovane è morto dopo aver inalato l’ bombola di gas da campeggio che aveva nella sua cella. Non sapremo mai se fosse a suicidio oppure una morte accidentale, dovuta all’abuso di inalazioni di gas, quindi se si sia trattato di suicidio volontario o involontario. Si è sempre trattato di un suicidio, di un ragazzo di 24 anni”. Il giovane era detenuto in attesa di giudizio, quindi destinatario di misura di custodia cautelare, ma ha avuto problemi salute mentale.
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“Da settimane il governo annuncia un decreto che non esiste e, se c’è, non cambierà le cose – continua Anastasìa – È urgentemente necessaria una misura deflazionistica, che riduce la popolazione carceraria agli autori dei reati più gravi, in numero adeguato non solo agli spazi di detenzione, ma anche al personale in servizio che, se tutto va bene, potrebbe gestire 40-45mila detenuti, non i 61mila quelli che ci sono adesso. Tutti gli operatori del settore, dai magistrati di sorveglianza al personale penitenziario, compreso il personale di polizia, dai garanti agli avvocati, sanno che solo un provvedimento di amnistia e di indulto, limitato ai reati puniti fino e per pene residue inferiori a due anni, potrebbe ripristinare tempi rapidi, condizioni di vita e di lavoro dignitose in carcere. Se continuiamo così sarà un’estate di lacrime e dolore”.

“È il 48° dell’annoil terzo in poco più di 24 ore, in una sequenza tragica e spaventosa. Ai suicidi dei detenuti vanno aggiunti quelli degli agenti di polizia penitenziaria, 4 nel 2024. Un massacro senza fine e senza precedenti. Ci chiediamo come possano addormentarsi coloro che ne hanno innegabilmente la responsabilità politica e morale.” È quanto ha dichiarato Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Polizia Penitenziaria UILPA.



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