Modifica! Ieri oggi Domani. Il Po in mostra a Palazzo Madama – .

Modifica! Ieri oggi Domani. Il Po in mostra a Palazzo Madama – .
Modifica! Ieri oggi Domani. Il Po in mostra a Palazzo Madama – .

Dal 27 giugno al 13 gennaio 2025 esiste, a Palazzo Madamala mostra Modifica! Ieri oggi Domani. Il Po che, insieme ad un progetto territoriale molto ampio, intende approfondire il tema del crisi climaticaoffrendo una visione sinottica dei cambiamenti millenari lungo il percorso dell’ fiume Poun paradigma di ciò che sta accadendo su scala globale.

Affrontare i temi essenziali del cambiamento climatico in una mostra che intreccia un racconto visivo interamente sviluppato nell’interazione tra grande pittura e fotografia, illustrazione e infografica capace di raccontare il paesaggio italiano nella sua complessità e articolazione, dalle Alpi al mare, il progetto espositivo focalizza l’attenzione sul tema dell’acqua ed in particolare sul nostro Grande fiumeche da millenni determina il paesaggio e la vita delle popolazioni, costituisce una via di comunicazione ma anche un supporto essenziale per le attività agricole e industriali, e esplorare le conseguenze e analizza le possibili soluzioni attuate sul territorio dai vari enti di ricerca e tutela del Po.

Seicentocinquantadue cchilometri di lunghezza, 141 affluenti, quasi 87.000 chilometri quadrati di bacino idrografico, 19.850.000 abitanti, il 37% della produzione agricola italiana, il 55% dell’industria zootecnica nazionale: il Dopo e la Pianura Padana, dove si produce il 40% del PIL nazionale, costituiscono una delle aree con la più alta concentrazione di popolazione, industrie e attività commerciali in Europa.

Questo incredibile sviluppo è stato possibile grazie alla storica stabilità e all’abbondanza del flusso delle acque del più grande fiume d’Italia, che provengono da innumerevoli fonti e da diversificati processi naturali – sorgenti montane, scioglimento delle nevi, ghiacciai, grandi laghi e sorgenti di pianura – ma che negli ultimi decenni si è assistito a un cambiamento significativodando origine a un fenomeno di crisi che si sta verificando ovunque nel mondo.

Proprio per le sue peculiarità e per il suo essere portatore di memoria, di stratificazioni storiche e di paesaggi, il Dopo – Romana e pagana, bizantina e longobarda, feudale e signorie, campagna e città, romantica, agricola, industriale, turistica e cinematografica – è capace di rappresentare la crisi climatica e i suoi effetti in modo emblematico e chiaramente percepibile: la fisionomia del pianeta sta cambiando più rapidamente rispetto agli ultimi millenni e il ruolo che l’uomo ha avuto in questo processo è ormai dimostrato.

La mostra nel dettaglio

La mostra Modifica! mira a descrivere questi cambiamentiofferta occasioni di riflessione sulla crisi e possibili scenari di adattamento ad essama anche di sollecitare l’azione e alla consapevolezza: è tempo di agire.

Dal di forte impatto scenografico ed emotivoGrazie all’allestimento di Emilio Alberti e Mauro Zocchetta, la mostra si apre con un formidabile allestimento capace di proiettare il paesaggio di dieci milioni di anni fa, raccontato poi attraverso il mondo dei fossili, sorprendenti mappe storiche, infografiche e illustrazioni originali ideato da Jacopo Rosati, inizia un racconto sulla nascita, la storia e l’evoluzione del bacino del Po prima e del Po poi, con un focus sui cambiamenti caratterizzati da un andamento secolare e da una brusca accelerazione nel corso dell’Antropocene, la nostra era.

IL seconda sezione illustra vita naturale e lavoro umano nel bacino del Po Attraverso fotografie e dipinti di grandi artisti in parte proveniente dalle collezioni del Musei Civici di Torinoper sottolineare l’eccezionalità non solo del patrimonio della GAM e Palazzo Madama, ma anche i fondi storici diArchivio fotografico: oli, acquerelli, acqueforti e tempere John Michael Graneri, Jean Louis Daudet, Joseph Pietro Bagetti, Antonio Fontanesi, Carlo Pittara, Joseph Pellizza from Volpedo e altri grandi artisti saranno affiancati a fotografie di maestri come Vittorio Sella, Mario Gabinio, Riccardo Moncalvo, Franco Fontana, Mimmo Jodice e Biamino Marronerestituire frammenti di vita quotidiana, tradizioni, attività e relazioni delle genti che vivono lungo le rive del Po, nonché delineare i paesaggi della Pianura Padana attraverso i secoli.

Tutto’Antropocene invece è dedicato al terza sezioneIntorno al 1950, l’emissione di grandi quantità di gas serra ha invertito il processo di neoglaciazione, generando una fase di riscaldamento climatico di origine antropica, come ci racconta l’attuale siccità del Po: la diminuzione della sua portata, causata dall’assottigliamento dei ghiacciai alpini, determina una diminuzione delle acque che giungono al Delta.

La storia raccontata per immagini da Mondoserie.it si tratta di un esempio cristallino del modo in cui originariamente l’uomo guardava la Terra e di come questo sguardo sia diventato progressivamente meno lungimirante, fino a perdere di vista l’orizzonte complessivo che, però, si rivela ora con eventi dirompenti.

Le immagini di Adattamento.it invitano a riscoprire la capacità di correggere i propri errori, di attenuarli, e la possibilità per l’uomo di esplorare nuove soluzioni, dando spazio alla sua incredibile capacità di adattarsi a situazioni nuove, inaspettate e spesso sfavorevoli, sfruttando inventiva, tradizione e semplice buon senso.

La mostra Modifica! si adatta a un plus grande progetto che Palazzo Madama dedica per tutto il 2024 ai temi dei diritti delle persone e dell’autodeterminazione, del clima e dell’Europa e rappresenta il culmine di una riflessione avviata ad aprile con la Settimana del Pianeta insieme alla Banca Mondiale in occasione del G7 Clima, Energia e Ambiente e sviluppato attraverso la mostra Max Pinckers. Stato di emergenza e che vedrà l’attivazione dell’esposizione collaterale Ricordi d’acqua. Parole e immagini dalAtlante Linguistico Italiano; cicli di conferenze e convegni internazionali organizzati dall’Autorità di bacino del distretto del fiume PodalDipartimento Cura della Città, Verde Pubblico e Argini Fluviali della Città di Torino, con un boschetto programma di attività, workshop, laboratori e giornate a tariffe agevolate che coinvolgerà l’intera cittadinanza nella riscoperta e nella tutela della grande arteria idrica.

La mostra, curata da Tiziana Caserta, Anna La Ferla e Giovanni CF Villasarà accompagnato da un catalogo, edito da Editoriale Silvanacon contributi – tra gli altri – di studiosi delUniversità di Torinodell’Università degli Studi di Bergamodel Politecnico di Torinodel Politecnico di Milanodell’ENEADi Slow FoodDi Adattamento.it e di Mondoserie.it.

 
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