Ciclismo femminile: la storia. Bogdan Oro Under 23 – .

Ciclismo femminile: la storia. Bogdan Oro Under 23 – .
Ciclismo femminile: la storia. Bogdan Oro Under 23 – .

Il ciclismo lucchese continua a far parlare di sé all’estero. E lo fa ancora una volta nel settore femminile. E infatti in queste ore arrivano altre ottime notizie per il ciclismo ucraino-lucchese (potremmo definirlo così, visto che una nutrita colonia di quella nazione è ormai lucchese d’adozione). Questa volta si tratta di un titolo nazionale vinto, ovviamente, fuori dai nostri confini.

Infatti, una delle atlete più promettenti della Pro Cycling-Fanini, Alina Bogdan, è diventata campionessa nazionale della categoria Under 23 in Ucraina, nella cronometro. La giovane atleta (compirà 22 anni a ottobre), rappresentativa del club lucchese di Manuel Fanini, ha vinto il titolo nella cronometro battendo le connazionali Arina Korotieva e Anna Kolyzhuk.

Ma c’è di più, visto che la stessa Bogdan è salita sul podio, seppure al terzo posto, anche nella corsa in linea, sempre nella categoria Under 23. Un bronzo, questo, di enorme valore, se si pensa alle difficoltà che lei e le sue colleghe (tra l’altro, Elisabetta Golod è arrivata prima, Darina Naguljak seconda) stanno incontrando in questi anni, a causa della guerra in corso. Difficoltà enormi, dettate dalla preoccupazione e dai timori per le proprie famiglie, dalla necessità di allenarsi sempre all’estero, se non si vuole pedalare in patria con l’eco delle bombe.

Le gare si sono svolte, tra le altre cose, a Zvenyhorod, un sobborgo situato in territorio ucraino, alla periferia della tristemente più famosa Leopoli, dove si sono svolte numerose battaglie e dove gli orrori del conflitto vengono vissuti in prima persona ogni giorno.

“Tanto di cappello alle prestazioni di Alina – ha sottolineato il direttore generale Manuel Fanini –. La ragazza merita solo applausi e ringraziamenti. È un’atleta che ha grandi potenzialità per crescere ancora ed entrare nelle sfere alte del ciclismo mondiale. Purtroppo, quello che sta succedendo nel suo Paese sta rallentando tutto questo processo, perché, anche se spesso ha la possibilità di allenarsi lontano dalle bombe, come quando viene nel nostro ritiro in Toscana, è anche vero che la sua testa è sempre lì, in un territorio martoriato dal conflitto dove ancora vivono i suoi familiari più stretti”.

“Noi – ha aggiunto Manuel Fanini – faremo di tutto per sostenerlo, nella speranza che torni presto la relativa normalità e si ritrovi la pace”.

Gli atleti ucraini, giovani e promettenti dal punto di vista sportivo, si sono già messi in luce nelle gare italiane finora disputate e lo faranno sicuramente anche in quelle future.

Massimo Stefanini

 
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