«Va in giro per la città senza alcun controllo, viviamo nel terrore» – .

«Va in giro per la città senza alcun controllo, viviamo nel terrore» – .
«Va in giro per la città senza alcun controllo, viviamo nel terrore» – .

CIMADOLMO (TREVISO) – «Ha incendiato le nostre auto e la nostra casa e ora si aggira per il paese senza alcun controllo. Noi invece viviamo nella paura che possano farci del male. Tanto che teniamo i bambini sotto stretta sorveglianza. Non è giusto: chiediamo di essere protetti». La rabbia si mescola alla paura nelle parole di Giorgia Cadamuro, figlia dell’imprenditore Danilo Cadamuro di Cimadolmo, preso di mira da un socio.

Esattamente una settimana fa, un uomo di 81 anni, ora denunciato a piede libero, aveva dato fuoco a due auto e a parte della casa di via Roma dove l’imprenditore 79enne vive con la moglie. Un incendio doloso è scoppiato nel cuore della notte, tra sabato e domenica, ed è quasi finito in tragedia. Le fiamme e il fumo hanno raggiunto la camera da letto dove dormivano i bambini, ospitati dai nonni che avevano gentilmente accettato di accudire il bambino dopo la sua dimissione dall’ospedale. La casa è ormai inabitabile e la coppia di pensionati ha trovato ospitalità altrove. I danni sono ingenti: la Kia Sportage e la Skoda Karoq sono andate completamente distrutte. Ma la cosa che fa più male ai Cadamuro è sapere che l’indiziato è in libertà. «Frequenta i bar del paese, le feste e nessuno lo tiene d’occhio», riferisce la donna. “Vive non lontano dalle nostre case. Lo abbiamo incontrato in diverse occasioni”.

LA RICHIESTA

Da qui la richiesta dei Cadamuros di una misura precauzionale come il divieto di avvicinamento o un braccialetto elettronico per controllare l’indagato e proteggere le vittime. L’81enne è attualmente accusato di incendio doloso e violazione di domicilio. Ma le parti lese sperano che, in base alle indagini, la sua situazione peggiori. “Il nostro sospetto è che volesse farci del male perché conosceva la disposizione della casa e le auto erano parcheggiate a 50 centimetri dal muro di cinta. È impossibile che non abbia riconosciuto la mia auto: era consapevole che all’interno della casa c’era un’altra famiglia con dei minorenni. Uno dei miei figli era stato dimesso dall’ospedale qualche giorno prima, con una grave polmonite. Respirare il fumo avrebbe potuto essergli fatale. Nei filmati delle telecamere si vede chiaramente che il sospettato si è preso tutto il tempo necessario. Dopo gli appiccati, è rimasto sul posto per accertarsi che l’incendio prendesse forza”.

L’incendio doloso è durato 15 minuti ed è stato ripreso dalle telecamere. Il filmato è stato una delle prove chiave nelle mani dei Carabinieri, che, dopo averlo visionato, hanno richiesto e ottenuto un mandato di perquisizione per l’abitazione dell’uomo, chiudendo il cerchio su di lui come presunto autore.

IL MOVIMENTO

Secondo gli investigatori dietro il raid si nascondeva un dissapore legato alla dirigenza di un’azienda con sede all’estero. Ma secondo Giorgia il vero motivo sarebbe l’invidia nutrita dall’81enne per il successo della compagna: «Ultimamente non ci sono state liti o controversie legali – assicura la donna -. I due sono soci al 50% di un’azienda in Ungheria. Si tratta di un investimento in un’area industriale parcellizzata. Mio padre si accorse che il socio aveva, a suo avviso, una gestione del denaro poco oculata, per cui l’azienda non decollò mai veramente. Per anni rimase inattivo finché non promossi la vendita dei terreni. Nel mese di ottobre abbiamo organizzato un incontro con il partner per decidere sulla vendita degli ultimi lotti rimasti e valutare l’offerta ricevuta”. Ma l’assemblea si è conclusa con un nulla di fatto, con l’81enne per niente disposto a cedere il diritto di prelazione invocato dal socio. Poi più niente, fino al blitz di una settimana fa. «Forse visto che stavamo ristrutturando casa, l’invidia ha preso il sopravvento – ipotizza la figlia dell’imprenditore preso di mira -. Ci siamo salvati solo grazie all’allarme e a due ragazze di Meduna che, vedendo le auto in fiamme, hanno suonato per noi”.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
The Gazzettino

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Un treno sul quale non ho potuto fare a meno di salire con incredibile entusiasmo” – .
NEXT vince l’idea di un treno sanitario su ferrovie in disuso – .