LECCE – Un grande incendio è scoppiato questo pomeriggio nelle campagne circostanti la riserva naturale delle Cesine, in zona Vernole, e un secondo fronte si è sviluppato a poca distanza, verso la marina di Melendugno, non lontano dalla pineta di San Basilio.
Una giornata a dir poco torrida, quindi, e non solo per le temperature che, nelle ore di punta, hanno raggiunto i 38 gradi. Gli incendi, denunciati da residenti e automobilisti in transito, hanno raggiunto la strada provinciale 366, cioè la strada che, passando proprio accanto alle Cesine, prosegue poi sulla litoranea. Ben presto il cielo si oscurò, con riccioli di fumo visibili a chilometri di distanza.
Sul posto c’è stato un intervento massiccio dei vigili del fuoco del comando provinciale, con diverse squadre a disposizione, e l’invio in serata di un Canadair per effettuare lanci dal cielo e smorzare le fiamme, nella speranza di bloccarle prima che ci riuscissero. per raggiungere il cuore dell’area protetta della riserva. Quest’ultima operazione è iniziata intorno alle 19:30. A scopo precauzionale sono state evacuate anche un paio di strutture ricettive. A sostegno, anche la Protezione civile e l’Arif.
Al lavoro anche i carabinieri forestali, che in queste ore stanno raccogliendo informazioni, per poi procedere alla stesura di una relazione da inoltrare alla Procura di Lecce. Va da sé che episodi di questo genere non sono affatto casuali. Gli incendi boschivi avvengono quasi sempre per mano dell’uomo, che siano di origine colposa o dolosa. E pare che nel caso in questione ci sia stata una precisa volontà di agire, anche considerando la presenza dei due fronti.
Purtroppo in serata si è appreso che la situazione è diventata complessa. Al buio, infatti, possono operare solo le squadre di terra, ma la zona interessata è difficilmente penetrabile. Per fare il punto della situazione è stata convocata una riunione d’urgenza anche in Prefettura. Domani mattina, dalle 6, saranno operativi i mezzi aerei nel tentativo di spegnere definitivamente i focolai.
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