Chi era Pierpaola Romano, la poliziotta uccisa dal collega – .

Chi era Pierpaola Romano, la poliziotta uccisa dal collega – .
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Quella di Pierpaolo Romano è un crimine che scuote l’intera forza di polizia. E non solo perché la donna uccisa questa mattina, intorno alle 11.25, nell’androne del suo palazzo alla Torraccia, era una poliziotta.

Infatti il ​​poliziotto era anche l’assassino, Massimiliano Carpinetiè scappato a bordo di una Chevrolet bianca e poi si è ucciso sparandosi con la stessa arma con cui ha sparato tre colpi sul corpo della vittima che, secondo i primi accertamenti, stava uscendo di casa.

Poliziotta uccisa con tre colpi alla testa nell’androne della sua abitazione a Roma, l’assassino è un collega. Trovato suicida in macchina

di Marco Carta, Andrea Ossino, Giuseppe Scarpa

01 giugno 2023

Pierpaolo Romano, classe 1965, originario di Caserta, vive a Roma da oltre vent’anni. Anche il marito di Pierpaola Romano, Adalberto Montanaro lui è un poliziotto, un ispettore, anche lui nato a Caserta e ai vertici del commissariato di Sant’Ippolito, dove lavorava qualche anno fa anche la moglie. Non più adesso.

Romano ha prestato servizio in Parlamento, garantito sicurezza alla Camera dei Deputati, così come il collega che l’ha uccisa, Carpineti.

In passato l’agente Pierpaola Romano aveva anche dato un contributo alla lotta alla criminalità legata al ciclo dei rifiuti e ai reati ambientali. La polizia come vocazione familiare. Una scelta di vita che anche il figlio aveva deciso di intraprendere Richard22 anni, che aveva appena iniziato la sua carriera nelle forze dell’ordine.

Poliziotta uccisa a Roma, il testimone: “Ho visto fuggire l’assassino”

Abitavano in un tranquillo complesso, in via Rosario Nicolò, un edificio abitato da membri delle forze dell’ordine.

“Paola era una signora allegra, sempre elegante. Una brava persona”, ricorda un’amica cresciuta con suo figlio. “Sono cresciuto nella loro casa, siamo anche andati in vacanza insieme. Eravamo un gruppo di bambini e da piccoli i nostri genitori ci portavano a giocare a calcio alla Borghesiana”.

Un vicino ha sentito gli spari dalla finestra: “Ho sentito tre tonfi, pensavo stessero sbattendo i tappeti. Poi ho guardato fuori e c’era questa macchina bianca che si allontanava”. Massimiliano Carpineti ha percorso circa 300 metri prima di fermarsi in un parcheggio di via Nino Tamassia e togliersi la vita. I motivi dell’omicidio sono ancora sconosciuti.

 
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