ecco i possibili scenari – .

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Rottura annunciata, rottura consumata. Amedeo lascia la Rai ma il cavallo di Viale Mazzini non versa lacrime. «Quando muore un papa, muore un altro papa», questo era il clima nella sede del servizio pubblico il giorno del grande addio. Quella in cui Amadeus vede il direttore generale Giampaolo Rossi e tutto va come doveva andare. Con Ama che racconta a GP in un clima di cordialità e franchezza nello studio del Settimo piano: «Ho dato tutto alla Rai e dalla Rai ho avuto il massimo. Sicuramente avrei avuto meno ascoltatori nella prossima edizione di Sanremo, quindi è bello che ora parta per nuove sfide”.

Nel mondo che Amadeus ha deciso di lasciare si nota che quando in passato lasciò per Mediaset non ebbe buoni risultati, se ne pentì dopo poco e ritornò in Rai con Tale e Quale che fece bene e da quel momento poi ha fatto molte altre cose con ottimo successo. Ciò non vuol dire affatto che in viale Mazzini non facciano gli auguri ad Amadeus, vuol dire che i traslochi sono spesso viaggi difficili da affrontare, come dimostrano anche i vecchi casi di Mike e Baudo, con Pippo tornato presto nel grembo materno. Rai.

Amadeus lascia la Rai: non è stata una scelta facile, grazie a tutti

Che, consumato il divorzio con il superconduttore, guarda avanti. Merito anche del rapporto molto affettuoso che intrattiene con Fiorello, il compagno di Ama che non ha intenzione di fare le valigie per La9 per unirsi al compagno di bravate televisive e agli altri due protagonisti di Discovery: Fazio e Crozza. «Ho firmato un contratto blindato con il mio divano», racconta Fiore. E il suo divano è Roma e la Rai, anche se non ha un contratto fisso (“Sono libero e posso andare a lavorare a Teleminkia”) con la televisione pubblica guidata dall’amico Roberto Sergio.

SALUTI
L’addio di Amadeus, il cui contratto scade ad agosto, sarà in più fasi: il 4 e 5 maggio ospiterà Una senza centomila, il concerto contro la violenza sulle donne, per Rai1, e poi parteciperà insieme a Jovanotti, il 10. Maggio, nell’ultima puntata di VivaRai2. E Fiorello già annuncia che «sarà una pazza, molto probabilmente ci faranno usare l’Olimpico e ci sono anche dei tennisti in zona, chissà…». Questo significa che Sinner si esibisce anche con Ama e gli altri?

In Rai non ci sono lamentele per l’uscita del superconduttore – niente più Sanremo ma si sapeva, e niente più Affari Tui – anche perché la società ritiene di avere idee e potenzialità artistiche da mettere in campo. E perché si sente solidale, per valorizzare e sperimentare altri talenti, sulla base di conti che vanno bene (gli introiti pubblicitari che Amadeus ha portato in ogni caso vanno replicati) come si vedrà nel Consiglio di Amministrazione del prossimo ordine del giorno di domani. Che è dedicato al bilancio, tutto ok informato dal Settimo Piano, e insieme ai palinsesti estivi: tanto giornalismo d’inchiesta, con le repliche di Report, Presa Diretta, Far West e Le Confessioni di Peter Gomez, ma soprattutto tanto sport e significa denaro e insomma gli Europei di calcio, le Olimpiadi, le Paralimpiadi. E dopodomani un altro consiglio di amministrazione, questa volta sulla vendita parziale di RaiWay e sul piano industriale.

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È ora, ovviamente, di sostituire Amadeus con Affari Tuoi. E di gran lunga la cosa più probabile è che lo sia Stefano de Martino. Di cui i vertici Rai dicono: «È un grande potenziale che si gioca su più campi». Ballerino, cantante, direttore d’orchestra. Sarà un nuovo Fiorello? Intanto lui, e non Marco Liorni, che difficilmente verrà promosso pur facendo molto bene a Eredità, si cimenterà nella cruciale prima serata di accesso, la fascia oraria più preziosa perché ogni giorno ottiene numeri che la prima serata non arriva. raggiungi sempre adesso. Amadeus con Affari Tui supera i 5 milioni di telespettatori e l’altra sera ha totalizzato 5 milioni e mezzo il che significa introiti pubblicitari enormi. De Martino dovrà fare gli stessi numeri e l’impresa fa tremare i polsi.

Ma la governance Rai si sente coraggiosa e disposta a sperimentare. E considerano De Martino un artista superpop e dal buon talento: non solo quello di Amici, ma conduttore ormai esperto di eventi tv e programmi Rai. Proprio lui, oggi 35enne e re dello spettacolo amato dal pubblico e corteggiato dalle donne (l’ex moglie Belen Rodriguez ha detto: «Con lui rifarei tutto, ma con meno corna»), è stato il sostituto di Amadeus a Stasera tutto è possibile e prima Made in Sud e poi Bar Stella.

Se il Pd sostiene che «alla Rai non resterà nemmeno il cavallo di viale Mazzini», ai vertici Rai sostengono che il servizio pubblico ha tanto fieno per nutrire i quadrupedi e tanti progetti per i telespettatori. Si sapeva già, perché lo aveva detto subito dopo l’ultimo Sanremo, che Amadeus non avrebbe avuto il suo sesto festival dopo cinque edizioni consecutive. Né con ogni probabilità il prossimo Sanremo lo ospiterà Paolo Bonolis (che è della squadra di Lucio Presta che ha rotto con Ama e che vorrebbe ovviamente dimostrare che quando muore un papa, un altro è sempre della sua squadra) e nemmeno Antonella Clerici, ma Carlo Conti. Cioè, di seconda mano sicuro.

PETTEGOLEZZO

Fuori dal palazzo di viale Mazzini, non dentro, circolano pettegolezzi secondo cui Carlo avrebbe due co-conduttrici famose: Elodie e Annalisa. Questo lo vedremo, fatto sta che si comincia già a pensare molto a Sanremo 2025. E ci sta sicuramente pensando Conti (“devo vedere se ho ancora l’orecchio allenato per le belle canzoni”), che ha già guidato l’evento si è svolto molto bene nel triennio 2015-2017, portando a casa buoni risultati e invitando star internazionali del calibro di Will Smith e Charlize Theron, per non parlare del riuscitissimo co-hosting di Maria De Filippi.

Il rilancio della Rai dopo la separazione con Amadeus significa anche il ritorno di Massimo Giletti con il talk del giovedì sera e l’intenzione è che dovrà “spaccare” per share e centralità nel dibattito politico-mediatico come Michele Santoro dei Ruggenti Anni Venti. E poi, a livello societario, una nuova governance: subito dopo le elezioni europee ci sarà la scelta del prossimo Consiglio di amministrazione, con il presidente di garanzia e la staffetta tra l’attuale direttore generale Rossi e l’attuale amministratore delegato Sergio. Se Sanremo è Sanremo, scherzano al Settimo Piano, la Rai è la Rai e possono cambiare i bomber (il riferimento è ad Amadeus) ma l’importante è la squadra che non manca e non mancherà.

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Il Messaggero

Tag: Amadeus lascia Rai Martino pacchetti obiettivo Fiorello scenari

 
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